il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

giovedì 29 dicembre 2011

La dottoressa faceva le analisi in casa

La Rassegna Stampa di MEDPress.it... La rassegna stampa di MEDPress.it
La Repubblica
Ed. del 29.12.2011 - Palermo - pag. VII
Alessandra Ziniti
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Denunciata dai Nas: il "laboratorio" abusivo era in un magazzino di Baida
PALERMO - Analisi in subappalto. Pap test, provette di sangue, ampolle di urina dirottate da un laboratorio autorizzato di via Tasca Lanza ad una sorta di magazzino fatiscente con attrezzature accatastate e sostanze chimiche e resti smaltiti come capita a Baida. Lì lavorava, e a pieno ritmo una dottoressa andata in pensione dall’ospedale Civico da poco più di un anno che, con l’ausilio della figlia biologa, aveva messo su un vero e proprio laboratorio di analisi cliniche del tutto abusivo e sprovvisto di ogni garanzia. Lì, incredibilmente e forse in parte anche inconsapevolmente, sono finiti i reperti di circa cinquemila pazienti che adesso, sulla scorta della documentazione ritrovata, i carabinieri del Nas stanno cercando di contattare invitandoli a ripetere le analisi i cui esiti, consegnati o ancora da consegnare, sono da ritenersi assolutamente non attendibili.
Una vicenda incredibile quella sulla quale stanno facendo luce i carabinieri del Nas che hanno agito inseguito ad un dettagliatissimo esposto che sembra redatto da qualcuno che con i laboratori di analisi ha una certa dimestichezza.
E ieri mattina, dopo un’indagine-lampo coordinata dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dal sostituto Maurizio Agnello, i carabinieri hanno apposto i sigilli al laboratorio nel quale hanno trovato di tutto e in condizioni igieniche da brivido. Enorme il giro d’affari che le due donne erano riuscite a procurarsi.
Migliaia le analisi clinico citologiche, tra cui pap- test, su campioni prelevati a pazienti in cura da ginecologi, del tutto ignare, che ricevevano esiti non rispondenti agli standard procedurali previsti. Gli investigatori hanno accertato tra l’altro che gli esami destinati ai medici, corredati dell’esito diagnostico e dei relativi vetrini avvolti in carta di giornale, venivano raccolti in sacchetti della spesa. Presso il laboratorio abusivo sono stati scoperti, inoltre, un timbro dell’Ordine nazionale dei biologi, fatture non intestate, richieste di esami citologici da parte di medici c relativi vetrini ancora da esaminare.
Il valore delle attrezzature, comunque non a norma, sequestrate nel laboratorio ammonta a circa 500 mila euro. Le migliaia di pazienti vittime del raggiro, in via di identificazione con l’ausilio dei medici prescrittori, saranno invitate a ripetere gli esami in un laboratorio accreditato, vista l’inattendibilità degli esami precedentemente svolti.
Le indagini puntano adesso sul laboratorio che, con tutta probabilità, affidava alle due donne le analisi. Alla struttura regolarmente autorizzata si rivolgevano infatti sia i singoli pazienti sia i medici prescrittori dell’esame probabilmente del tutto inconsapevoli che i reperti venivano poi smistati a Balda e affidati a mani e mezzi privi di ogni requisito.
L’indagine dunque promette di allargarsi a macchia d’olio. Dopo l’esame della consistente mole di ricette e diagnosi, i carabinieri saranno in grado di capire se ed eventualmente quali altri laboratori subappaltassero le analisi o se a procurare lavoro alla donna fossero medici di strutture pubbliche. La dottoressa in pensione è stata denunciata per esercizio abusivo della professione e per la mancanza delle autorizzazioni e dei requisiti strutturali.

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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