Sono 280 i lavoratori della Aimeri Ambienti che ieri mattina hanno effettuato un sit in di fronte ai locali dell’Aimeri Ambienti sia a Giarre che a Maletto, per protestare contro i ritardi di consegna dell’ultima busta paga e della tredicesima. Ritardi causati da un contenzioso nato tra l’Ato Joniambiente e l’Aimeri Ambiente e che sta pesando sui lavoratori della ditta incaricata al ritiro dei rifiuti. Con ieri sono infatti tre le giornate di protesta, con rallentamenti nella raccolta dei rifiuti. La Cgil di Catania, che ha organizzato la protesta, scrive in una nota “I lavoratori pagano il prezzo del contenzioso tra la Aimeri e la Joniambiente – spiegano il segretario provinciale Gaetano Agliozzo e i responsabili igiene ambientale del sindacato, Ignazio Arcidiacono e Alfio Leonardi – I sit in continueranno ogni mattina, sino a quando non riceveremo risposte esaustive che diano rassicurazioni sul pagamento degli stipendi”. Una situazione che sta mettendo seriamente in ginocchio le famiglie dei 280 dipendenti i quali dopo aver visto sfumare la tredicesima a quattro giorni dal Natale sono ancora senza stipendio. “La politica aziendale di Aimeri – afferma il direttore Alfio Agrifoglio – è certamente quella di salvaguardare i diritti dei lavoratori, ma è un obbligo imprescindibile di chi fa impresa assicurare che il bilancio della società non sia negativo.
Gli enormi crediti vantati dalla nostra società, ammontano a svariate decine di milioni di euro, hanno fatto lievitare in maniera esponenziale gli interessi richiesti dagli istituti di credito per le anticipazioni degli emolumenti e dei costi di gestione, gravando pesantemente sul rendimento operativo della nostra società. Appare quindi evidente – conclude Agrifoglio – che i motivi dell’attuale situazione di stallo sono esclusivamente di natura finanziaria, avendo assicurato con puntualità l’erogazione degli stipendi sin dal 2006 proprio per non fare ricadere sui lavoratori il difficile rapporto tra l’Aimeri e la società d’ambito. L’augurio personale è che si possa garantire la corresponsione dello stipendio di novembre”. L’Ato Joniambiente che ha richiesto al prefetto l’organizzazione di un’assemblea dichiara invece che la natura del mancato pagamento dello stipendio ai netturbini di Aimeri non è imputabile a cause finanziarie. Inoltre è stata comunicata la partenza del nuovo servizio di raccolta integrata nei dieci Comuni dell’Ato dove ancora non era stata attivata. Dopo Maletto, Bronte, Maniace e Randazzo, entro la prima metà di gennaio 2012 il nuovo Servizio prenderà il via anche nei Comuni di Giarre, Riposto, Mascali, Fiumefreddo di Sicilia, Calatabiano, Linguaglossa, Piedimonte Etneo, Castiglione di Sicilia, Milo, Sant’Alfio. “Mi auguro che il sistema diventi routine – ha detto il presidente dell’Ato Joniambiente, Francesco Rubbino – perché si tratta di un’innovazione realmente funzionale. Il 2012 sarà l’anno delle novità: per la prima volta, nelle case dei 14 Comuni dell’AtoJoniambiente, tutti i rifiuti saranno differenziati per dare vita a nuovi prodotti risparmiando in termini economici e rispettando il contesto circostante”
Maria Grazia Tomarchio fonte “La Sicilia” del 21-12-2011
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