Giornale di Sicilia
Ed. del 22.12.2011 - Messina - pag. 20
Bartolino Leone
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Camici bianchi in agitazione per la decisione comunicata dall'Asp 5: non sarà una ricetta a salvare la vita ai pazienti
Fino ad ora ognuna delle isole poteva contare su due sanitari: ora ce ne sarà solo uno
LIPARI - «Si tagliano i servizi all’ospedale civile di Lipari (mentre incredibilmente si completano i lavori per l’ampliamento della struttura con una spesa di quasi 10 milioni di euro: ma chi ci metteranno dentro?) e oggi è arrivato il fax nei presidi di tutte le isole dell’Arcipelago dove è stato annunciato che viene ridimensionato il servizio.
Dopo circa tre anni di presenza di due unità mediche fornite di apparecchi elettromedicali, adesso, viene ridotto il servizio. Con l’organico completo dei medici si potevano fornire notizie utili sulle condizioni clinico generiche del paziente (emocromo, enzimi cardiaci, attività coagulativa, esame urina ecc.). Con il progetto "Eolianet" con computer si poteva trasmettere e registrare i dati. Adesso il direttore generale dell’Asp 5 di Messina Francesco Poli con il provvedimento ha deciso che un medico può bastare per isola.
I medici però sono già in stato d’agitazione, così come anche gli abitanti delle isole minori che si sentono sempre più penalizzati. «Da premettere - dicono i sanitari - che fornivamo in due questo servizio. Da soli è ovvio non puoi e come «contentino» avevamo il raddoppio dei nostri turni eludendo però la nostra figura e il contratto. Noi siamo medici di continuità assistenziale ovvero sostituiamo il medico di base quando non c’è. Inoltre siamo soccorritori, trasportiamo pazienti in pista al 118, ecc. perché non puoi scrivere solo la ricetta che il paziente ha dimenticato». Dopo il ridimensionamento dell’ospedale di Lipari, la presenza di un solo medico soprattutto in alcune isole, dal 15 settembre al 15 giugno è inutile!».
«Da sola - racconta una guardia medica isolana - mi è successo di soccorrere un paziente ad una distanza di 10 chilometri e mancare almeno un’ora e qualcosa in casi non urgenti, ma in caso di emergenza sono mancata anche tre ore e ho visto arrivare carabinieri e gente con la solita frase «qui si può morire»! Ebbene, si informi la popolazione e quelli che vengono in vacanza nelle Eolie di andare come eremiti in terra sconosciuta e non aspettarsi ospedali, ambulanze. Potrà trovare un medico con mulo a soccorrerlo perché ancora “spinto” dal giuramento di Ippocrate!».
«Sia chiaro ed è ovvio – concludono i medici - che non potremo più da soli badare a stabilizzare e monitorizzare il paziente. In guardia non gli salverà la vita la ricetta o un medico solo, sempre che lo trovi!».
Dopo circa tre anni di presenza di due unità mediche fornite di apparecchi elettromedicali, adesso, viene ridotto il servizio. Con l’organico completo dei medici si potevano fornire notizie utili sulle condizioni clinico generiche del paziente (emocromo, enzimi cardiaci, attività coagulativa, esame urina ecc.). Con il progetto "Eolianet" con computer si poteva trasmettere e registrare i dati. Adesso il direttore generale dell’Asp 5 di Messina Francesco Poli con il provvedimento ha deciso che un medico può bastare per isola.
I medici però sono già in stato d’agitazione, così come anche gli abitanti delle isole minori che si sentono sempre più penalizzati. «Da premettere - dicono i sanitari - che fornivamo in due questo servizio. Da soli è ovvio non puoi e come «contentino» avevamo il raddoppio dei nostri turni eludendo però la nostra figura e il contratto. Noi siamo medici di continuità assistenziale ovvero sostituiamo il medico di base quando non c’è. Inoltre siamo soccorritori, trasportiamo pazienti in pista al 118, ecc. perché non puoi scrivere solo la ricetta che il paziente ha dimenticato». Dopo il ridimensionamento dell’ospedale di Lipari, la presenza di un solo medico soprattutto in alcune isole, dal 15 settembre al 15 giugno è inutile!».
«Da sola - racconta una guardia medica isolana - mi è successo di soccorrere un paziente ad una distanza di 10 chilometri e mancare almeno un’ora e qualcosa in casi non urgenti, ma in caso di emergenza sono mancata anche tre ore e ho visto arrivare carabinieri e gente con la solita frase «qui si può morire»! Ebbene, si informi la popolazione e quelli che vengono in vacanza nelle Eolie di andare come eremiti in terra sconosciuta e non aspettarsi ospedali, ambulanze. Potrà trovare un medico con mulo a soccorrerlo perché ancora “spinto” dal giuramento di Ippocrate!».
«Sia chiaro ed è ovvio – concludono i medici - che non potremo più da soli badare a stabilizzare e monitorizzare il paziente. In guardia non gli salverà la vita la ricetta o un medico solo, sempre che lo trovi!».
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