La Sicilia
Ed. del 19.12.2011 - Caltanissetta - pag. 46
n.d.
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Resuttano.La Croce Rossa lo consegna all'Istituto comprensivo per le eventuali emergenze nel paese
RESUTTANO - Consegnato nei giorni scorsi all’istituto comprensivo Giovanni XXIII di Resuttano, un defibrillatore per le emergenze. Il defibrillatore per le emergenze è il frutto di una raccolta popolare effettuata dalla Croce Rossa Italiana – Gruppo Volontari del Soccorso di Resuttano, nell’anno 2011. Il defibrillatore è stato consegnato al dirigente scolastico Vincenzo Nicastro da parte del Commissario provinciale della Croce Rossa Italiana di Caltanissetta, Nicolò Piave, della referente provinciale per le attività di disostruzione Claudia SoUami, del commissario del Gruppo volontari del soccorso di Resuttano Lina Nicoletti e del parroco padre Liborio Franzù; inoltre erano presenti il corpo docente e gli alunni dell’istituto.
Durante la cerimonia di consegna l’istruttore Claudia Sollami ha illustrato l’uso del defibrillatore a tutti i bambini della scuola elementare e medie (oltre un centinaio) spiegando l’importanza di tale strumento quale “Giocattolo salvavita” un giocattolo diverso, che deve essere usato sola dal personale qualificato, identificato nelle maestre delle scuola, che grazie ad un ulteriore finanziamento, garantito dal dirigente dell’istituto, sarà formato sia sulle manovre di disostruzione pediatrica ma anche sulla defibrillazione per adulti e per minori.
«Sono orgoglioso dal lavoro svolto dai volontari del soccorso di Resuttano - ha detto Nicolò Piave - che sono riusciti a coinvolgere l’intera cittadinanza in tale importantissimo progetto, oggi si è arrivati al primo traguardo, ora grazie alla collaborazione del dirigente scolastico, provvederemo alla formazione delle maestre e del personale ausiliario, spero che l’esperienza di Resuttano possa essere da esempio per tutte le piccole comunità del vallone nisseno, ove le difficoltà logistiche del territorio, impediscono un rapido intervento delle ambulanze del 118 (soprattutto a Resuttano, ave l’ambulanza è operativa solo di giorno) e, dopo l’arrivo del mezzo, vi sono lunghi tempi di percorrenza prima di arrivare al pronto soccorso».
Il progetto di rianimazione cardio-polmonare con l’ausilio del defibrillatore, prende spunto dal tempo che è necessario per l’arrivo dell’ambulanza, dopo una chiamata, sul luogo del soccorso, decisamente troppo lungo per avere una buona possibilità di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco. Il messaggio che si vuole dare è proprio che non si deve attendere l’arrivo dell’ambulanza deln8, quindi del soccorritore professionista, ma occorre agire subito, perché chiunque, con poche e decisive manovre, può salvare una vita.
Piave aggiunge: «La disponibilità immediata di un defibrillatore permette, a chi è stato addestrato, di intervenire in modo efficace per tentare di ripristinare la normale attività cardiaca. Per quanto riguarda la diffusione delle manovre di rianimazione cardiopolmonare, le linee guida ufficiali della Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, prevedono l’insegnamento delle compressioni toraci che e delle ventilazioni di emergenza; nel caso in cui nella fase di addestramento siano insegnate le sole compressioni toraciche, gli allievi devono essere invitati a partecipare ad altri corsi per imparare anche ad eseguire le ventilazioni: tuttavia nei casi in cui il soccorso è effettuato da una persona non addestrata o è svolto su indicazioni telefoniche dalla Centrale operativa o in caso di difficoltà o rifiuto da parte del soccorritore ad effettuare le ventilazioni, l’indicazione delle linee guida è di effettuare le sole compressioni toraciche».
Durante la cerimonia di consegna l’istruttore Claudia Sollami ha illustrato l’uso del defibrillatore a tutti i bambini della scuola elementare e medie (oltre un centinaio) spiegando l’importanza di tale strumento quale “Giocattolo salvavita” un giocattolo diverso, che deve essere usato sola dal personale qualificato, identificato nelle maestre delle scuola, che grazie ad un ulteriore finanziamento, garantito dal dirigente dell’istituto, sarà formato sia sulle manovre di disostruzione pediatrica ma anche sulla defibrillazione per adulti e per minori.
«Sono orgoglioso dal lavoro svolto dai volontari del soccorso di Resuttano - ha detto Nicolò Piave - che sono riusciti a coinvolgere l’intera cittadinanza in tale importantissimo progetto, oggi si è arrivati al primo traguardo, ora grazie alla collaborazione del dirigente scolastico, provvederemo alla formazione delle maestre e del personale ausiliario, spero che l’esperienza di Resuttano possa essere da esempio per tutte le piccole comunità del vallone nisseno, ove le difficoltà logistiche del territorio, impediscono un rapido intervento delle ambulanze del 118 (soprattutto a Resuttano, ave l’ambulanza è operativa solo di giorno) e, dopo l’arrivo del mezzo, vi sono lunghi tempi di percorrenza prima di arrivare al pronto soccorso».
Il progetto di rianimazione cardio-polmonare con l’ausilio del defibrillatore, prende spunto dal tempo che è necessario per l’arrivo dell’ambulanza, dopo una chiamata, sul luogo del soccorso, decisamente troppo lungo per avere una buona possibilità di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco. Il messaggio che si vuole dare è proprio che non si deve attendere l’arrivo dell’ambulanza deln8, quindi del soccorritore professionista, ma occorre agire subito, perché chiunque, con poche e decisive manovre, può salvare una vita.
Piave aggiunge: «La disponibilità immediata di un defibrillatore permette, a chi è stato addestrato, di intervenire in modo efficace per tentare di ripristinare la normale attività cardiaca. Per quanto riguarda la diffusione delle manovre di rianimazione cardiopolmonare, le linee guida ufficiali della Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, prevedono l’insegnamento delle compressioni toraci che e delle ventilazioni di emergenza; nel caso in cui nella fase di addestramento siano insegnate le sole compressioni toraciche, gli allievi devono essere invitati a partecipare ad altri corsi per imparare anche ad eseguire le ventilazioni: tuttavia nei casi in cui il soccorso è effettuato da una persona non addestrata o è svolto su indicazioni telefoniche dalla Centrale operativa o in caso di difficoltà o rifiuto da parte del soccorritore ad effettuare le ventilazioni, l’indicazione delle linee guida è di effettuare le sole compressioni toraciche».
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