Wanda Cherubini
VITERBO I sindacati esprimono tutta la loro contrarietà sulla privatizzazione dell'Ares 118.
«Continua lo smantellamento della sanità locale – esclama il segretario provinciale della Cisl, Miranda Perinelli – La privatizzazione del 118 è un fatto gravissimo e si aggiunge a tutti gli altri servizi territoriali che sono stati svuotati. È una cosa disarmante e privatizzare ha comunque un costo e, quindi, non capisco perché, invece, non si utilizza il personale precario. E poi che controlli si possono avere sulla cooperativa? Chi sono queste persone? Stanno giocando sulla pelle delle persone – tuona Perinelli - È veramente scandaloso perché non si comprende come si possano mettere dei privati anziché stabilizzare il personale qualificato che già c'è. Stanno tagliando la riabilitazione nell'area della Teverina, a Belcolle non sanno più dove mettere la gente, gli altri ospedali li depotenziano ed ora ci mancava la privatizzazione del 118!». Dello stesso avviso il segretario della Uil Fpl, Angelo Sambuci: «È una vergogna. Con tutti gli infermieri che abbiamo a spasso mettiamo le cooperative dentro il 118. Qual è poi il guadagno? Se la cooperativa prende il lavoro a ribasso e, quindi, paga meno chi ci lavora, allora in che condizioni lavorano, qual è il personale? Le professionalità sono diverse rispetto agli infermieri professionali. C'è in ballo la vita delle persone. Forse c'è l'esigenza di favorire qualcuno? – si domanda Sambuci - Noi saremo molto vigili perché si parla di salute, stato sociale ed occupazione. È un discorso che non ci piace e su cui saremo molto attenti». Anche il segretario provinciale della Confael, Egidio Gubbiotto, pur riconoscendo che «il 118 è un carrozzone che va riorganizzato perché rappresenta uno sperpero di denaro che mette paura» ritiene che questo non debba giustificare il fatto di privatizzarlo. «Abbiamo tanti professionisti a spasso – ribadisce Gubbiotto – e poi parliamo di emergenza sanitaria e su ciò non si scherza. Darlo in mano a gente che ha solo un minimo di preparazione di base è pericolosissimo – incalza – Una cosa del genere è veramente allucinante e poi nell'arco di non molto tempo i costi saranno sicuramente superiori». Stessa posizione anche per Mario Malerba, segretario della Cisl Fp, contrario alla privatizzazione del 118. «Sono più per le internalizzazioni che per le esternalizzazioni – dichiara – Un servizio così delicato deve avere figure professionali ed ha sicuramente dei costi diversi utilizzando cooperative i cui lavoratori vengono pagati di certo meno rispetto a coloro che sono dipendenti pubblici. Servizi così importanti però vanno gestiti dalla sanità pubblica. Bisogna mettere stabilmente dentro i precari che già lavorano nel 118».
http://www.iltempo.it/lazio_nord/2011/12/14/1308997-sindacati_levata_scudi_contro_privatizzazione.shtml?refresh_ce
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