La Sicilia
Ed. del 17.11.2011 - Agrigento - pag. 39
Enzo Minio
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Confermati i 46 posti letto e arriverà la Fondazione Maugeri con altri 118 disponibili
RIBERA - «L’ospedale di Ribera resta e sarà garantito per i 46 posti letto per acuti così come recita il decreto assessoriale del maggio 2010. Non abbiamo smembrato né l’ospedale di Ribera e né quello di Sciacca. Ci siamo riorganizzati e abbiamo eliminato le sovrapposizioni. A Ribera arriverà la fondazione Maugeri che potrà garantire nel giro di un anno ben 118 posti letto di cui un primo modulo di 12 posti letto partirà tra la fine dell’anno e l’inizio di gennaio 2012. A Ribera avremo un centro di eccellenza per riabilitazione a Sciacca un modulo di riabilitazione cardiologica pediatri ca. Dovremo però affrontare una certa emergenza finanziaria perché il piano sanitario nazionale assegna alla Sicilia ben 56 milioni di euro in meno per il prossimo anno».
A parlare e dare precise assicurazioni agli amministratori, ai parlamentari, alle forze politiche, alla associazioni, agli operatori dell’ospedale e ai cittadini è l’assessore regionale alla Salute Massimo Russo che è stato ospite del convegno organizzato a Ribera da Nenè Mangiavacallo, già sottosegretario di Stato alla Sanità, responsabile dell’associazione “Amici”. L’assessore Russo prima e il commissario dell’ASP 1 Agrigento Salvatore Messina, poi, fugando tutte le voci che nei giorni scorsi hanno parlato di chiusura del reparto di chirurgia, hanno precisato che le sedute di sala operatoria (una a settimana per calendario) potranno essere tante quante ne saranno necessarie nel corso della stessa settimana, in funzione delle necessità. Tanto è vero che, mancando qualche anestesista dall’organico ospedaliero è stata annunciato l’invio presso il nosocomio riberese di ben quattro anestesisti che hanno già assunto servizio.
C’è pure a breve la possibilità che possa arrivare anche un altro cardiologo. Non sono stato però chiariti definitivamente se il reparto di cardiologia rimarrà un’unità semplice o assumerà la peculiarità di complessa con un primario e se al Pietro Cambino, cardiologo dirigente, sarà rinnovato il contratto che gli scade nel febbraio del 2012.
A parlare e dare precise assicurazioni agli amministratori, ai parlamentari, alle forze politiche, alla associazioni, agli operatori dell’ospedale e ai cittadini è l’assessore regionale alla Salute Massimo Russo che è stato ospite del convegno organizzato a Ribera da Nenè Mangiavacallo, già sottosegretario di Stato alla Sanità, responsabile dell’associazione “Amici”. L’assessore Russo prima e il commissario dell’ASP 1 Agrigento Salvatore Messina, poi, fugando tutte le voci che nei giorni scorsi hanno parlato di chiusura del reparto di chirurgia, hanno precisato che le sedute di sala operatoria (una a settimana per calendario) potranno essere tante quante ne saranno necessarie nel corso della stessa settimana, in funzione delle necessità. Tanto è vero che, mancando qualche anestesista dall’organico ospedaliero è stata annunciato l’invio presso il nosocomio riberese di ben quattro anestesisti che hanno già assunto servizio.
C’è pure a breve la possibilità che possa arrivare anche un altro cardiologo. Non sono stato però chiariti definitivamente se il reparto di cardiologia rimarrà un’unità semplice o assumerà la peculiarità di complessa con un primario e se al Pietro Cambino, cardiologo dirigente, sarà rinnovato il contratto che gli scade nel febbraio del 2012.
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