il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

sabato 19 novembre 2011

Mancano 47 posti letto e 529 operatori fuori provincia i trattamenti obbligatori

La Rassegna Stampa di MEDPress.it... La rassegna stampa di MEDPress.it
La Sicilia
Ed. del 19.11.2011 - Catania - pag. 39
n.d.
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Assistenza psichiatrica. Allarmante il quadro della situazione denunciato dalla Cgil: «I pazienti costretti a rivolgersi alle cliniche private»

1 centri diurni esistono solo sulla carta per la psichiatria e non funzionano del tutto per il settore delle dipendenze.
CATANIA - In Sicilia sono 180 i posti letto in meno in psichiatria, neuropsichiatria infantile e tossicodipendenza. A Catania in particolare il “buco” è di 47 unità. E’ questo il quadro allarmante del comparto Salute mentale illustrato stamattina dalla Cgil di Catania.
Anche la Camera del lavoro etnea ha infatti aderito alla “Giornata di mobilitazione: Oltre la crisi per un servizio sanitario nazionale pubblico, universale e di qualità” che ieri si è celebrata in tutta Italia. Nella sede della Camera del lavoro sono stati presentati i dati sulla carenza di organici e posti letto del comparto salute mentale a Catania e provincia, e relativi raffronti con il contesto siciliano. Ad illustrarli c’erano il segretario generale della Fp Cgil Gaetano Agliozzo, il coordinatore provinciale della Cgil medici Asp 3 Renato Scifo, il segretario confederale Luisa Albanella, il segretario generale Spi Nicoletta Gatto e il segretario Fp Salvatore Cubito.
Il segno negativo degli organici si aggira attorno a un -30%, dato piuttosto coerente in tutte le province siciliane; a Catania sono addirittura 529 gli operatori in meno previsti dalla stessa Asp. Le conseguenze? L’inadeguatezza nel settore della semiresidenzialità: i centri diurni esistono solo sulla carta per la psichiatria, e non esistono del tutto per il settore delle dipendenze e la neuropsichiatria infantile. A Catania mancano le strutture (solo due le eccezioni: i distretti di Paternò e Caltagirone) adeguate, nonché i laboratori e le attrezzature specifiche per la riabilitazione. Un esempio fra tutti: i terapisti della riabilitazione sono in media soltanto 1 ogni 150.000 abitanti. Per quanto riguarda l’assistenza ambulatoriale, l’unica che ancora garantisca una certa diffusione e capillarità dell’intervento, è evidente la diminuzione degli interventi multidisciplinari, delle psicoterapie e dell’assistenza domiciliare. Non è un caso se a Catania aumentano il numero di utenti che si rivolgono ai servizi e se crollano gli interventi multidisciplinari e le psicoterapie.
In difficoltà anche il settore riabilitativo residenziale e per l’integrazione socio sanitaria, a Catania risultano bloccati i nuovi ricoveri in comunità alloggio, mentre non esistono gruppi appartamento, né esistono speciali protocolli, ad esclusione dell’esperienza di Acireale.
«Non è vero che gli organici si sono assottigliati per motivi economici - tiene a precisare il segretario della Funzione pubblica Gaetano Agliozzo - per ogni mancato servizio dell’ospedale pubblico, corrisponde il ricorso da parte dei pazienti alle cliniche private, alle quali la Regione elargisce sostanziosi rimborsi. Segno che la volontà politica non ha ancora trovato una vera dimensione democratica». Anche le famiglie degli anziani pagano un prezzo troppo alto quando si ritrovano un malato di Alzheimer in casa. Non esistono strutture pubbliche in grado di accudirlo o di ricoverarlo e tutto viene rimandato alla disponibilità economica della famiglia, costretta a ricorrere a costose badanti h 24 o al ricovero in case di cura.
Altro dato inquietante: da gennaio a settembre del 2011 a Catania, nel solo contesto dell’ospedale Garibaldi, sono stati ben 21 I trattamento sanitari obbligatori svoltisi fuori provincia, di cui 7 sono stati effettuati fuori dalla regione. Spiega Scifo: «La Cgil non chiede posti di lavoro in più ma il rispetto degli organici stabiliti dallo stesso assessorato regionale in base ai fabbisogni del territorio. Invece egli ultimi anni abbiamo assistito ad un’emorragia di posti di lavoro e ad un non adeguamento agli standard nazionali».

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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