Giornale di Sicilia
Ed. del 10.11.2011 - Catania - pag. 21
Salvo Cona
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Per il momento si tratta di un fascicolo di atti relativi. Attesa la nomina di un collegio di esperti. Anche l'Enav ha avviato una procedura
Pare che il velivolo volasse a bassa quota. Si cerca di capirne il motivo. Si ipotizza un improvviso banco di nebbia nella collina di Ramacca.
CALTAGIRONE - Due le inchieste sull’elicottero del 118, precipitato nelle colline di Ramacca, che ha provocato la morte del copilota, il ferimento del pilota, dell’anestesista, dell’infermiere e del paziente che si trovavano a bordo del velivolo, decollato da Caltanissetta e diretto a Messina. Una inchiesta è stata avviata dalla Procura di Caltagirone, l’altra dell’Ente nazionale assistenza al volo. Il fascicolo istruito dalla Procura di Caltagirone per la morte di Sergio Torre e il ferimento di Luca Troja, Rita Di Manno, Antonio Giuffrida e Angela Bonelli non ha al momento indagati. In questa fase la Procura di Caltagirone sta procedendo ipotizzando i reati di omicidio e ferimento colposo. Il procuratore capo Francesco Paolo Giordano ha disposto il sequestro dell’elicottero e ha reso inaccessibile la zona, ad accezione dei soccorritori autorizzati, per timori di esplosioni sino a quando il velivolo non verrà rimosso dalla zona dove è precipitato.
La Procura ha disposto anche l’autopsia sul copilota, la cui salma è stata trasferita nell’obitorio di Caltagirone e si appresta a nominare dei periti che l’affianchino nel lavoro di indagine. Un banco di nebbia che ha improvvisamente oscurato la zona di volo facendo perdere la visibilità ai piloti appare l’ipotesi privilegiata.
A fornire questa indicazioni sarebbero gli elicotteristi dei tre equipaggi dirottati sulle colline di Ramacca, per i soccorsi, vale a dire quello del 12. Elinucleo carabinieri di Fontanarossa, quello dell’Elinucleo dei vigili del fuoco del comando Provinciale e infine quello del Secondo nucleo aereo della Guardia costiera, il primo a raggiungere le colline di Ramacca, in quanto effettuava attività addestrativa. La tesi è condivisa dai carabinieri che nelle prossime ore invieranno alla Procura un primo rapporto sulla vicenda. Inizialmente si era pensato al fatto che l’elicottero del 118 fosse finito contro l’impianto eolico; poi questa ipotesi è stata scartata visto che i tralicci e le pale sono risultati integri. Successivamente ha preso corpo l’ipotesi che l’AS365N3 fosse finito contro un albero: resta inspiegabile comunque il motivo per il quale il velivolo volasse a così bassa quota. E solo il pilota superstite può dare una spiegazione al quesito.
La Procura ha disposto anche l’autopsia sul copilota, la cui salma è stata trasferita nell’obitorio di Caltagirone e si appresta a nominare dei periti che l’affianchino nel lavoro di indagine. Un banco di nebbia che ha improvvisamente oscurato la zona di volo facendo perdere la visibilità ai piloti appare l’ipotesi privilegiata.
A fornire questa indicazioni sarebbero gli elicotteristi dei tre equipaggi dirottati sulle colline di Ramacca, per i soccorsi, vale a dire quello del 12. Elinucleo carabinieri di Fontanarossa, quello dell’Elinucleo dei vigili del fuoco del comando Provinciale e infine quello del Secondo nucleo aereo della Guardia costiera, il primo a raggiungere le colline di Ramacca, in quanto effettuava attività addestrativa. La tesi è condivisa dai carabinieri che nelle prossime ore invieranno alla Procura un primo rapporto sulla vicenda. Inizialmente si era pensato al fatto che l’elicottero del 118 fosse finito contro l’impianto eolico; poi questa ipotesi è stata scartata visto che i tralicci e le pale sono risultati integri. Successivamente ha preso corpo l’ipotesi che l’AS365N3 fosse finito contro un albero: resta inspiegabile comunque il motivo per il quale il velivolo volasse a così bassa quota. E solo il pilota superstite può dare una spiegazione al quesito.
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