il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

mercoledì 9 novembre 2011

E reato il ritardo dell'ambulatorio

La Rassegna Stampa di MEDPress.it... La rassegna stampa di MEDPress.it
Sole 24Ore
Ed. del 07.11.2011 - pag. 6
Selene Pascasi
Articolo letto 305 volte
Aprire due ore dopo il previsto è interruzione di pubblico servizio

È interruzione di pubblico servizio quella del medico che apra l’ambulatorio con un ritardo apprezzabile «sul piano temporale e su quello del suo regolare andamento». A puntualizzarlo è la Cassazione, sezione VI penale, con la sentenza 36253/U. Coinvolta nei fatti, una sanitaria finita in giudizio per essersi recata in ritardo presso lo studio ospedaliero dove l’attendevano i pazienti. Il Tribunale condanna la professionista per interruzione di pubblico servizio, ma la Corte d’appello la assolve «perché il fatto non sussiste». Secondo il collegio, il ritardo portato dal medico - sceso in ambulatorio alle 10 del mattino, due ore dopo la prevista apertura - non era idoneo a integrare un danno rilevante all’andamento del servizio. Prevedibile il ricorso in Cassazione del procuratore generale che si lamenta, oltre che della contraddittorietà e manifesta illogicità della motivazione e del travisamento di prova, anche della violazione o erronea applicazione dell’articolo 340 del Codice penale. Secondo l’accusa è ben possibile che da un semplice ritardo possa derivare un disservizio rilevante. Tanto è vero – annota il Pm - che presso l’ambulatorio di ortopedia, gestito esclusivamente dall’imputata, era stata registrata una situazione di disagio e di allarme nel pubblico in attesa (come riferito dalla guardia giurata in servizio e dall’agente di polizia allertato dai pazienti).
Il reato ormai è prescritto. Ne1 merito, però, la Cassazione accoglie il ricorso del procuratore e ne spiegale ragioni. La Corte di legittimità ricorda che l’illecito contestato è un reato di evento la cui consumazione richiede un pregiudizio effettivo - non necessariamente di particolare rilievo - nella continuità o nella regolarità del servizio pubblico (o di pubblica necessità) che viene arbitrariamente interrotto. Perciò, ai fini integrativi della condotta «non ha rilievo che l’interruzione sia stata temporanea o che si sia trattato di un mero turbamento nel regolare svolgimento dell’ufficio o del servizio, atteso che la predetta fattispecie incriminatrice tutela non solo l’effettivo funzionamento di un ufficio, ovvero di un servizio pubblico o di pubblica necessità, ma anche il suo ordinato e regolare svolgimento».
Così, tornando al caso concreto, poteva senz’altro affermarsi la responsabilità penale dell’imputata, a nulla rilevando che l’interruzione o il turbamento della regolarità del servizio prestato fossero o meno temporalmente limitati. Il reato, difatti, scatta ogni volta che l’interruzione determini «una temporanea alterazione», purché oggettivamente apprezzabile.
Aveva errato, dunque, il giudice di primo grado a ritenere il ritardo portato dalla donna come giustificabile «per prassi», in relazione ad altri impegni di reparto. Detta prassi - precisa la Cassazione - era «sicuramente discutibile, avuto riguardo alla urgenza ed improcrastinabilità del servizio», imponendo «l’astensione da comportamenti diversi da quelli dovuti e corrispondenti alla gestione del servizio» stesso. Era fondato, dunque, il ricorso del Pm.

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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