Quotidiano di Sicilia
Ed. del 11.10.2011 - pag. 3
Gabriele Ruggieri
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Solidarietà dal dg Asp Palermo, Salvatore Cirignotta, dopo l'attentato subito.
Russo: "Non le pallottole ma delegittimare il lavoro svolto, fa male". Cracolici (Pd): «Orgoglioso di aver partecipato al cambiamento».
PALERMO - Grande afflusso di pubblico per il convegno organizzato dall’associazione politico-culturale Demos, dal titolo “Sanità, cambiare senza paura”. Finalità dell’evento; esprimere solidarietà al direttore generale dell’ Asp di Palermo, Salvatore Cirignotta, che con il suo operato ha riscontrato diverse falle nella gestione della sanità provinciale, tanto da rendere necessaria l’apertura di diverse inchieste da parte della Magistratura, e che recentemente è stato oggetto di un atto intimidatorio.
«Attorno alla sanità - ha detto Antonello Cracolici, capogruppo del Pd all’Ars e padrone di casa dell’evento - si gioca gran parte della speranza di cambiamento per la nostra regione. Sulla sanità negli ultimi decenni si è giocata gran parte della costruzione del consenso. Mi ritengo orgoglioso di aver partecipato all’approvazione della legge 5 ed alla legge di rientro e spero che questo serva per un cambiamento che porti ad una sanità non più ospedaliera, ma territoriale, buona ed accogliente, con l’ausilio di uomini come Cirignotta, al fianco di cui ci schieriamo senza paura».
Lusingato della solidarietà il direttore generale. «Ho il dovere – Ha spiegato Cirignotta - di condividere i due proiettili ricevuti con il direttore amministrativo ed il direttore sanitario, attefici con me di questo cambiamento, e con l’assessore Russo, nostro mandante. Ho accettato Palermo perché innamorato di un progetto bellissimo, forte della legge 5, che rivoluziona il sistema di responsabilizzazione. Il ruolo delle aziende territoriali è profondamente cambiato e questo non può che essere elemento di scontro con gli interessi preesistenti». Il convegno è stato concluso dall’intervento dell’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, che ha colto l’occasione per rispedire al mittente le accuse che lo hanno recentemente portato ad essere censurato da parte dell’ Ars. «Non fanno paura le pallottole - ha detto Russo - le cose che più colpiscono sono i tentativi di delegittimazione del lavoro svolto, come se il fare in Sicilia fosse peccato mortale».
«Attorno alla sanità - ha detto Antonello Cracolici, capogruppo del Pd all’Ars e padrone di casa dell’evento - si gioca gran parte della speranza di cambiamento per la nostra regione. Sulla sanità negli ultimi decenni si è giocata gran parte della costruzione del consenso. Mi ritengo orgoglioso di aver partecipato all’approvazione della legge 5 ed alla legge di rientro e spero che questo serva per un cambiamento che porti ad una sanità non più ospedaliera, ma territoriale, buona ed accogliente, con l’ausilio di uomini come Cirignotta, al fianco di cui ci schieriamo senza paura».
Lusingato della solidarietà il direttore generale. «Ho il dovere – Ha spiegato Cirignotta - di condividere i due proiettili ricevuti con il direttore amministrativo ed il direttore sanitario, attefici con me di questo cambiamento, e con l’assessore Russo, nostro mandante. Ho accettato Palermo perché innamorato di un progetto bellissimo, forte della legge 5, che rivoluziona il sistema di responsabilizzazione. Il ruolo delle aziende territoriali è profondamente cambiato e questo non può che essere elemento di scontro con gli interessi preesistenti». Il convegno è stato concluso dall’intervento dell’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, che ha colto l’occasione per rispedire al mittente le accuse che lo hanno recentemente portato ad essere censurato da parte dell’ Ars. «Non fanno paura le pallottole - ha detto Russo - le cose che più colpiscono sono i tentativi di delegittimazione del lavoro svolto, come se il fare in Sicilia fosse peccato mortale».
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