Giornale di Sicilia
Ed. del 11.10.2011 - pag. 4
Rosario Battiato
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Lo soorso gennaio l'approvazione degli interventi concordati tra il dipartimento della Protezione civile e l'assessorato alla Salute
Ammessi a finanziamento 82 strutture nell'Isola. Un mese di tempo per non perdere la priorità prevista
PALERMO - La Regione prova a spiccare il volo. Lo farà con una serie di eliporti, tra quelli ammessi a finanziamento, così come si legge sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana numero 42 del 7 ottobre scorso. È stato infatti pubblicato il decreto che prevede 1’“Approvazione dell’elenco delle priorità dei progetti ammessi a finanziamento relativi alla realizzazione di infrastrutture eliportuali - Linea di intervento 1.2.3.3 del P.O. FESR Sicilia2007/2013”. In lista ci sono 82 progetti ammessi a finanziamento per circa 400 mila euro ciascuno, ma si procederà all’approvazione dell’elenco di priorità dei progetti fino ad esaurimento delle risorse assegnate con la deliberazione di Giunta n. 83 del 6 marzo 2009, con la quale è stato approvato il quadro del riparto finanziario delle risorse del Programma operativo FESR Sicilia 200712013.
Lo scorso gennaio la giunta regionale, presieduta da Raffaele Lombardo, aveva approvato gli interventi concordati tra il dipartimento della Protezione civile e l’assessorato alla Salute nell’ambito del piano per la realizzazione degli eliporti, inseriti in un programma di rete. Questo provvedimento consente di svincolare la quota residua del 30% della spesa complessiva, a valere sul programma operativo Fesr 2007/2013. Attraverso una serie di sedute della commissione di cui al bando pubblico di selezione del “Programma di rete delle infrastrutture eliportuali -linea di intervento 1.2.3.3 del P.O. FESR Sicilia 2007/2013” è stata predisposta la graduatoria degli 82 . eventuali beneficiari partecipanti. Si è così dovuto procedere all’approvazione dell’elenco di priorità dei progetti eventualmente ammessi a finanziamento fino ad esaurimento delle risorse assegnate. Tra i primi quattro posti, secondo la classifica stilata dalla Regione, troviamo San Giovanni La Punta, provincia di Catania, Santa Domenica di Vittoria, provincia di Messina, Troina, in provincia di Enna, e Francavilla di Sicilia, sempre nel messinese. Postazioni visibilmente legate ai peloritani e all’area etnea anche nella fascia successiva che comprende Malvagna (Me), Grammichele (Ct), Geraci Siculo, primo comune in provincia di Palermo, Floresta e San Fratello, entrambi a Messina, Motta S. Anastasia (Ct), Leonforte, primo territorio dell’ennese, e Corleone (Pa). La media dei contributi ammessi eventualmente a finanziamento oscilla tra i 250 mila per Licata, in provincia di Agrigento, e i 400 mila della stragrande maggioranza progetti di eliporti.
Ovviamente non ci saranno 82 nuovi eliporti sul suolo isolano. L’articolo 2 del decreto infatti specifica che «si approva il su riportato elenco di priorità dei progetti eventualmente ammessi a finanziamento fino ad esaurimento delle risorse assegnate con la deliberazione di Giunta n. 83 del 6 marzo 2009, con la quale è stato approvato il quadro del riparto finanziario delle risorse del Programma operativo FESR Sicilia 2007/2013».
Da venerdì scorso, data di pubblicazione del decreto in Gazzetta, decorrono i 30 giorni «per la presentazione al servizio Ricostruzione del dipartimento regionale della protezione civile dei progetti esecutivi delle elisuperfici, muniti di tutti i visti, nulla osta, pareri (ivi compresi parere in linea tecnica e validazione del RUP), pena la decadenza del diritto di priorità». Il decreto dovrà essere trasmesso alla Corte dei conti e per il visto di competenza alla ragioneria centrale della Presidenza.
Lo scorso gennaio la giunta regionale, presieduta da Raffaele Lombardo, aveva approvato gli interventi concordati tra il dipartimento della Protezione civile e l’assessorato alla Salute nell’ambito del piano per la realizzazione degli eliporti, inseriti in un programma di rete. Questo provvedimento consente di svincolare la quota residua del 30% della spesa complessiva, a valere sul programma operativo Fesr 2007/2013. Attraverso una serie di sedute della commissione di cui al bando pubblico di selezione del “Programma di rete delle infrastrutture eliportuali -linea di intervento 1.2.3.3 del P.O. FESR Sicilia 2007/2013” è stata predisposta la graduatoria degli 82 . eventuali beneficiari partecipanti. Si è così dovuto procedere all’approvazione dell’elenco di priorità dei progetti eventualmente ammessi a finanziamento fino ad esaurimento delle risorse assegnate. Tra i primi quattro posti, secondo la classifica stilata dalla Regione, troviamo San Giovanni La Punta, provincia di Catania, Santa Domenica di Vittoria, provincia di Messina, Troina, in provincia di Enna, e Francavilla di Sicilia, sempre nel messinese. Postazioni visibilmente legate ai peloritani e all’area etnea anche nella fascia successiva che comprende Malvagna (Me), Grammichele (Ct), Geraci Siculo, primo comune in provincia di Palermo, Floresta e San Fratello, entrambi a Messina, Motta S. Anastasia (Ct), Leonforte, primo territorio dell’ennese, e Corleone (Pa). La media dei contributi ammessi eventualmente a finanziamento oscilla tra i 250 mila per Licata, in provincia di Agrigento, e i 400 mila della stragrande maggioranza progetti di eliporti.
Ovviamente non ci saranno 82 nuovi eliporti sul suolo isolano. L’articolo 2 del decreto infatti specifica che «si approva il su riportato elenco di priorità dei progetti eventualmente ammessi a finanziamento fino ad esaurimento delle risorse assegnate con la deliberazione di Giunta n. 83 del 6 marzo 2009, con la quale è stato approvato il quadro del riparto finanziario delle risorse del Programma operativo FESR Sicilia 2007/2013».
Da venerdì scorso, data di pubblicazione del decreto in Gazzetta, decorrono i 30 giorni «per la presentazione al servizio Ricostruzione del dipartimento regionale della protezione civile dei progetti esecutivi delle elisuperfici, muniti di tutti i visti, nulla osta, pareri (ivi compresi parere in linea tecnica e validazione del RUP), pena la decadenza del diritto di priorità». Il decreto dovrà essere trasmesso alla Corte dei conti e per il visto di competenza alla ragioneria centrale della Presidenza.
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