Gazzetta del Sud
Ed. del 05.10.2011 - Messina - pag. 30
Ema. Rig.
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Su proposta Idv
MESSINA - Defibrillatori nelle scuole e istituti che diventano postazioni di prima emergenza. La Provincia ci prova nuovamente, dopo un tentativo del 2010. L’installazione è legata ad uno degli emendamenti inseriti nel Previsionale 2011, recentemente approvato. Si tratta dell’integrazione promossa dall’opposizione. Nella stessa si trovano tre codici impinguati: 100mila euro per l’emergenza occupazionale, l00mila per spese di consultazione referendaria (Terna o Ponte) , 25 mila euro per acquisto di apparecchiature "salvavita Dea".
Di cosa si tratta? Di defibrillatori automatici che possono avere un’utilità cruciale nel caso di interventi immediati su vittime di arresti cardio-respiratori. Per mezzo di scariche, infatti, sono in grado ristabilire il battito regolare del cuore e ricercare la pulsazione attraverso un esame cardiaco. Le sue dimensioni ridotte, 30 centimetri per 30, e 20 di altezza, lo rendono perfetto per il soccorso improvviso. L’idea iniziale è di sperimentarli in alcune scuole, per poi utilizzarli in altri luoghi pubblici. Per questo previsti 25mila euro, per un totale di 15 apparecchiature. A sponsorizzare l’iniziativa il consigliere di Italia dei Valori, Maurizio Palermo, che già nel 2010 aveva fatto inserire un emendamento da 60mila euro, per 35 defibrillatori, nel riequilibrio 2010. L’iter però si bloccò poi per “le manovre di rientro” decise dall’amministrazione Ricevuto, che consentirono sono alcune spese, frenandone altre tra quelle ritenute “procrastinabili”.
Di cosa si tratta? Di defibrillatori automatici che possono avere un’utilità cruciale nel caso di interventi immediati su vittime di arresti cardio-respiratori. Per mezzo di scariche, infatti, sono in grado ristabilire il battito regolare del cuore e ricercare la pulsazione attraverso un esame cardiaco. Le sue dimensioni ridotte, 30 centimetri per 30, e 20 di altezza, lo rendono perfetto per il soccorso improvviso. L’idea iniziale è di sperimentarli in alcune scuole, per poi utilizzarli in altri luoghi pubblici. Per questo previsti 25mila euro, per un totale di 15 apparecchiature. A sponsorizzare l’iniziativa il consigliere di Italia dei Valori, Maurizio Palermo, che già nel 2010 aveva fatto inserire un emendamento da 60mila euro, per 35 defibrillatori, nel riequilibrio 2010. L’iter però si bloccò poi per “le manovre di rientro” decise dall’amministrazione Ricevuto, che consentirono sono alcune spese, frenandone altre tra quelle ritenute “procrastinabili”.
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