

“Molti si chiederanno il perché di questa valutazione. Presto detto. Circa tre mesi fa avevamo scritto che con il personale autista soccorritore della Provincia di Enna si colmavano le deficienze organiche della Provincia di Catania, in quanto con il personale della postazione di Centuripe trasferito ad Adrano, si sopperiva a questa manchevolezza – continua Adamo – sembrerebbe che questa deficienza strutturale sia dettata dal fatto che una cospicua fetta di autisti soccorritori sia confluita nel Centro Regionale di Produzione ed all’Ufficio Polifunzionale Provinciale.
Qualcuno della Società, ne siamo ampiamente convinti, ci risponderà, con lo stesso mezzo ossia attraverso gli organi di stampa, che il personale, a seguito di un accordo sindacale dell’aprile del 2010, può essere utilizzato in altre postazioni che distano non più di trenta chilometri. Questo noi lo sappiamo e per ovvie ragioni abbiamo indirizzato all’Azienda delle note con le quali abbiamo chiesto che, nel spostare il personale, si facesse riferimento al buon senso, preso atto che la graduatoria regionale, che potrebbe rappresentare un momento di imparzialità, non è operante. Sulla postazione di Centuripe espletano la propria attività dipendenti che risiedono nello stesso paese e che per raggiungere Adrano dovrebbero effettuare circa venti chilometri, pertanto, nella individuazione dei soggetti ci sembrava più logico che, pur convivendo con loro lo stato di disagio a cui sono sottoposti, venisse individuato il personale residente e non personale residente molto lontano sia da Adrano e sia da Centuripe stesso.
Ma la preoccupazione della UIL FPL ennese non si ferma solo a questo evento ma su altri momenti che da qui a breve potrebbero verificarsi e potrebbero mettere in difficoltà gli operatori autisti soccorritori. La predisposizione della graduatoria su scala regionale non tiene conto della residenza delle lavoratrici e dei lavoratori, per cui si potrebbe verificare che la nostra provincia diventi terra di conquista, vista la centralità, diventando appetibile per i nisseni in maniera particolare, correndo il rischio che gli autisti soccorritori (soprattutto i ciapisti già di per se penalizzati dai punteggi attribuiti nella fase di predisposizione dei criteri per la stesura della graduatoria), possano essere utilizzati in altre provincie con aggravio delle spese mensili ed apportando ulteriori disagi alle relative famiglie.
Noi della UIL FPL siamo convinti che come hanno fatto in altre provincie, vedi Palermo – Messina e Catania, bisogna attribuire alla SEUS servizi alternativi, come fra l’altro previsto dal piano industriale, al fine di rendere sicuro il dato occupazionale nel nostro territorio, altrimenti si corre il rischio che molti lavoratori debbano cambiare residenza. Altra soluzione potrebbe essere quella di rivedere la composizione, nelle figure professionali, delle ambulanze medicalizzate così come già fatto in altre provincie vedi Messina, Catania, Trapani, Agrigento per fare solo alcuni esempi.
Un’altra proposta potrebbe essere quella legata alla individuazione di un ufficio logistico su Nicosia così come più volte segnalato al Responsabile dell’U.P.P. di Enna, insomma, se vogliamo bene realmente alla nostra terra, bisogna adottare qualsiasi soluzione per non perdere pezzi di manovalanza. L’unico dubbio potrebbe essere rappresentato dalla controparte, ma ci auguriamo fortemente di sbagliare in questa valutazione”.
http://www.vivienna.it/2011/08/31/uil-fpl-su-operatori-autisti-soccorritori-del-118/
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