La Repubblica
Ed. del 15.09.2011 - Palermo - pag. IV
Giusi Spica
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C'è un fedelissimo dell'assessore. Nuova manager anche per le autostrade
A Catania va il braccio destro di un uomo di Lombard. Infornata di nomine anche per quattro Iacp e Asi di Siracusa
PALERMO - Nelle Asp con i conti in rosso arrivano tre nuovi commissari. Sono Salvatore Messina, che occuperà la poltrona del manager “licenziato” Salvatore Olivieri ad Agrigento, Gaetano Sirna, che prende il posto di Giuseppe Calaciura a Catania, e Francesco Poli, che subentra a Salvatore Giuffrida all’azienda di Messina, ma continuerà a mantenere l’incarico di direttore generale all’ospedale Cannizzaro di Catania. La loro nomina imminente è stata annunciata dall’assessore alla Salute Massimo Russo. Nuova infornata di commissari straordinari anche al Consorzio autostrade, all’Iacp e all’Asi.
Tra i commissari col compito di colmare i buchi di bilancio ereditati dai predecessori e imprimere un nuovo corso, il più “blasonalo” è Francesco Poli, da due anni a capo del Cannizzaro ed eminenza grigia della sanità catanese. Ha 74 anni e un cursus honorum dorato: direttore generale degli Ospedali riuniti Vittorio Emanuele, Ferrarotto e Santo Bambino di Catania e poi dell’Asp di Messina, dell’azienda Policlinico di Catania e del Garibaldi, da tre anni è anche consulente dell’assessore Russo, che lo ha coinvolto nella fucina della riforma sanitaria. Si dice sia un fedelissimo di Russo, tanto che era in prima fila alla presentazione del movimento politico da quest’ultimo battezzato a luglio come costola dell’Mpa di Lombardo. Poli farà la spola tra Catania e Messina: Russo ha deciso di lasciargli il Cannizzaro. Avrà il difficile compilo di ripianare un buco di oltre 20 milioni di euro nelle casse dell’azienda messinese.
Trasloco a corto raggio, invece, per Gaetano Sima, 50 anni, che lascerà il Policlinico catanese Vittorio Emanuele, dove è direttore sanitario, per trasferirsi all’Asp di Catania. Durante la sua carriera dirigenziale, è stato direttore di presidio a Lipari (1999), a Patti (2000), a Taormina (2003), direttore sanitario dell’Asp di Messina (2005) e direttore generale dell’azienda ospedaliera Papardo di Messina (2006-2009) per poi assumere il ruolo di direttore sanitario all’ospedale di Taormina fino all’aprile del 2010. È uno dei più stretti collaboratori del manager del Policlinico catanese, Armando Giacalone, uomo di fiducia del governatore che, prima di essere nominato manager, è stato segretario e direttore generale del comune di Catania sotto la giunta Scapagnini. Anche Sirna dovrà gestire un buco di bilancio di oltre 20 milioni.
All’Asp di Agrigento arriva, invece, Salvatore Messina, 59 anni, nato a Piazza Armerina. Da aprile era coordinatore amministrativo dell’area territoriale dell’Asp di Enna. Per un anno (tra il 2008 e i12009) è stato direttore amministrativo dell’Asp di Reggio Calabria e dal 1978 ha ricoperto vari incarichi amministrativi in campo sanitario. Il suo arrivo ad Agrigento si prefigura tutt’altro che pacifico: il manager “licenziato” Olivieri è intenzionato a dare battaglia e fino a ieri continuava a stare seduto sulla sua poltrona in attesa della notifica della decadenza.
Tant’è: la giunta proprio due sere fa ha ratificato il provvedimento che sancisce la sua uscita di scena forzata. L’esecutivo riunito fino a notte fonda ha decretato anche una nuova infornata di commissari straordinari. Sono Anna Rosa Corsello al Cas, Pietro Valenti all’Asi di Siracusa e i commissari straordinari di 4 Iacp: Egidio Marchese ad Enna, Antonio Leone a Catania, Nazzareno Mannino a Siracusa e Matteo Petralito ad Agrigento.
Tra i commissari col compito di colmare i buchi di bilancio ereditati dai predecessori e imprimere un nuovo corso, il più “blasonalo” è Francesco Poli, da due anni a capo del Cannizzaro ed eminenza grigia della sanità catanese. Ha 74 anni e un cursus honorum dorato: direttore generale degli Ospedali riuniti Vittorio Emanuele, Ferrarotto e Santo Bambino di Catania e poi dell’Asp di Messina, dell’azienda Policlinico di Catania e del Garibaldi, da tre anni è anche consulente dell’assessore Russo, che lo ha coinvolto nella fucina della riforma sanitaria. Si dice sia un fedelissimo di Russo, tanto che era in prima fila alla presentazione del movimento politico da quest’ultimo battezzato a luglio come costola dell’Mpa di Lombardo. Poli farà la spola tra Catania e Messina: Russo ha deciso di lasciargli il Cannizzaro. Avrà il difficile compilo di ripianare un buco di oltre 20 milioni di euro nelle casse dell’azienda messinese.
Trasloco a corto raggio, invece, per Gaetano Sima, 50 anni, che lascerà il Policlinico catanese Vittorio Emanuele, dove è direttore sanitario, per trasferirsi all’Asp di Catania. Durante la sua carriera dirigenziale, è stato direttore di presidio a Lipari (1999), a Patti (2000), a Taormina (2003), direttore sanitario dell’Asp di Messina (2005) e direttore generale dell’azienda ospedaliera Papardo di Messina (2006-2009) per poi assumere il ruolo di direttore sanitario all’ospedale di Taormina fino all’aprile del 2010. È uno dei più stretti collaboratori del manager del Policlinico catanese, Armando Giacalone, uomo di fiducia del governatore che, prima di essere nominato manager, è stato segretario e direttore generale del comune di Catania sotto la giunta Scapagnini. Anche Sirna dovrà gestire un buco di bilancio di oltre 20 milioni.
All’Asp di Agrigento arriva, invece, Salvatore Messina, 59 anni, nato a Piazza Armerina. Da aprile era coordinatore amministrativo dell’area territoriale dell’Asp di Enna. Per un anno (tra il 2008 e i12009) è stato direttore amministrativo dell’Asp di Reggio Calabria e dal 1978 ha ricoperto vari incarichi amministrativi in campo sanitario. Il suo arrivo ad Agrigento si prefigura tutt’altro che pacifico: il manager “licenziato” Olivieri è intenzionato a dare battaglia e fino a ieri continuava a stare seduto sulla sua poltrona in attesa della notifica della decadenza.
Tant’è: la giunta proprio due sere fa ha ratificato il provvedimento che sancisce la sua uscita di scena forzata. L’esecutivo riunito fino a notte fonda ha decretato anche una nuova infornata di commissari straordinari. Sono Anna Rosa Corsello al Cas, Pietro Valenti all’Asi di Siracusa e i commissari straordinari di 4 Iacp: Egidio Marchese ad Enna, Antonio Leone a Catania, Nazzareno Mannino a Siracusa e Matteo Petralito ad Agrigento.
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