ADNKronos Salute
Ed. del 05.08.2011
n.d.
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Roma, 5 ago. (Adnkronos Salute) - Turni di notte, Pasqua e soprattutto ferie d'agosto: largo ai medici specializzandi in corsia. Il più delle volte, in queste occasioni ma non solo, sono infatti i giovani camici bianchi in formazione a sostituire gli specialisti. Un compito che per legge non gli spetterebbe, ma che nei fatti è realtà. «Normalmente il 65% degli specializzandi si assume responsabilità non contemplate dallo status di medico in formazione, come la sostituzione del personale di ruolo. Una percentuale che durante le festività arriva a toccare anche l'80%». A dirlo è Piero Di Silverio, presidente di Federspecializzandi, che senza mezzi termini parla di “sfruttamento” dei giovani specializzandi. Soprattutto nei giorni di festa, come Ferragosto.
«Gli specializzandi - sottolinea Di Silverio all'Adnkronos Salute - non potrebbero svolgere le guardie in autonomia, vale a dire da soli. Ma questa norma, come è emerso anche da una nostra recente indagine sulle scuole di specializzazione, in molti casi sembra essere disattesa. Durante le festività, soprattutto in ambiente chirurgico, si fa ampio ricorso ai medici specializzandi come reperibili per gli interventi in urgenza, mantenendo un solo chirurgo strutturato reperibile e componendo il resto dell'equipe reperibile di soli specializzandi». Il fenomeno dello “sfruttamento” degli specializzandi - che per Di Silverio «non è affatto limitato ai giorni di festa» - sembra attraversare la Penisola in lungo e in largo. «In particolare - sottolinea il presidente di Federspecializzandi - investe soprattutto i Policlinici universitari, da Nord a Sud: Milano, Perugia, Roma, Napoli, Messina, Catania, Palermo».
«Gli specializzandi - sottolinea Di Silverio all'Adnkronos Salute - non potrebbero svolgere le guardie in autonomia, vale a dire da soli. Ma questa norma, come è emerso anche da una nostra recente indagine sulle scuole di specializzazione, in molti casi sembra essere disattesa. Durante le festività, soprattutto in ambiente chirurgico, si fa ampio ricorso ai medici specializzandi come reperibili per gli interventi in urgenza, mantenendo un solo chirurgo strutturato reperibile e componendo il resto dell'equipe reperibile di soli specializzandi». Il fenomeno dello “sfruttamento” degli specializzandi - che per Di Silverio «non è affatto limitato ai giorni di festa» - sembra attraversare la Penisola in lungo e in largo. «In particolare - sottolinea il presidente di Federspecializzandi - investe soprattutto i Policlinici universitari, da Nord a Sud: Milano, Perugia, Roma, Napoli, Messina, Catania, Palermo».
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