il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

venerdì 5 agosto 2011

Composizione delle ABZ del 118 siciliano e procedure


Il documento è stato anticipato via fax a tutte le aziende sanitarie provinciali e a tutto il personale sanitario in servizio
MEDPress.it | Pubblicato il 05.08.2011 | Articolo letto 637 volte      
PALERMO – In seguito alle disposizioni relative alla riduzione del personale tecnico (un autista-soccorritore in meno) dalle ambulanze medicalizzate e in seguito alla audizione richiesta per chiarimenti alla sesta Commissione Sanità dell’Ars durante la quale era stato richiesto il mantenimento dell’attuale organico del personale impiegato, giunge un documento che definisce non solo la composizione degli equipaggi, ma ne descrive le relative procedure.
Inoltre é di oggi la notizia della pubblicazione della graduatoria degli autisti soccorritori per la definitiva assegnazione della sede di lavoro. La graduatoria é stata però criptata ed é visibile ai soli soccorritori mediante l'accesso con credenziali nella loro area riservata sulla bachecha del sito istituzionale del 118 siciliano. E nell'elenco delle postazioni libere campeggiano le sedi in cui la presenza dell'infermiere si accompagna alla riduzione dei soccorritori di una unità.
Di seguito il testo integrale del documento.

DOCUMENTO AFFERENTE LA COMPOSIZIONE DEGLI EQUIPAGGI DELLE AMBULANZE DEL SUES 118 E RELATIVE PROCEDURE

Composizione degli equipaggi
L’equipaggio di un’ambulanza di base MSB deve formato da due persone (minimo): un autista e un autista soccorritore caposervizio, al quale sono imputate tutte le responsabilità legali del servizio svolto. Il caposervizio deve essere un autista-soccorritore con almeno 3 (tre) anni di esperienza.
L’equipaggio dell’ambulanza di soccorso intermedio MSI deve essere formato minimo da tre persone, 1 autista soccorritore + 1 soccorritore + 1 infermiere.
L’equipaggio dell’auto medica deve essere formato minimo da tre persone, un autista soccorritore, da un infermiere e da un medico anestesista-rianimatore o medico dell’emergenza territoriale, su indicazione del Direttore della Centrale Operativa 118 di bacino, sentito il Direttore Sanitario dell’ASP competente per territorio.
L’equipaggio dell’ambulanza di soccorso avanzato MSA deve essere composto minimo da un autista soccorritore, da un infermiere e da un medico anestesista-rianimatore o medico dell’emergenza territoriale, su indicazione del Direttore della Centrale Operativa 118 di bacino, sentito il Direttore Sanitario della ASP competente per territorio.

Procedure
Le attrezzature (zaino, defibrillatore, barella ecc.) durante gli interventi di soccorso devono essere ripartite in maniera omogenea tra tutti i soggetti che compongono la squadra di soccorso (es. medico, infermiere, autista-soccorritore per le squadre di soccorso medicalizzate).

1. – Durante gli interventi di soccorso primario a domicilio del paziente l’autista-soccorritore di un MSA deve posteggiare in luogo sicuro e di facile accessibilità, valutare il mezzo di caricamento più idoneo, recuperare il materiale non presente sulla scena a supporto dell’attività del team leader (medico o infermiere), preparare set d’infusione, attivazione attrezzature:
- il medico porterà lo zaino per l’assistenza alla respirazione;
- l’infermiere lo zaino di primo intervento;
- l’autista-soccorritore il monitor defibrillatore.
Queste tre componenti devono sempre essere portate sul posto.
Eventuale materiale accessorio verrà preso successivamente dall’autista-soccorritore su indicazione del team leader; in prima istanza non va mai portato sul posto nessun mezzo di caricamento, verrà scelto in seguito in base alle necessità ambientali.
Dopo aver valutato l’ambiente, per scegliere il mezzo di caricamento e trasporto più idoneo, l’autista-soccorritore andrà a prelevarlo dopo aver chiesto conferma al capo equipaggio.
L’infermiere aiuterà l’autista soccorritore a caricare il paziente sul mezzo di caricamento più idoneo fino a bordo dell’ambulanza.

2. – Durante gli interventi non traumatici extradomiciliari l’autista-soccorritore deve avere cura di coordinare il traffico se non sono presenti forze di polizia. Allontanare la folla e tenere libero il percorso paziente-ambulanza, recuperare il materiale non presente sulla scena.
Le attrezzature saranno distribuite tra il personale come sopra indicato.
In caso di arresto delle funzioni vitali il medico e l’infermiere iniziano l’RCP, l’autista soccorritore attiva il monitor defibrillatore, prepara set intubazione, prepara O2, attiva il ventilatore automatico. Durante il trasporto, l’autista-soccorritore deve attenersi scrupolosamente alle indicazioni del team leader,in quanto non sempre è consigliato un trasporto veloce.
Nella fase di caricamento a bordo dell’ambulanza, l’infermiere e il medico coadiuveranno l’autista soccorritore nel trasferire il paziente sul mezzo di caricamento più idoneo e, a sua volta, nel posizionamento sulla barella auto caricante dell’ambulanza.

3. – Durante gli interventi extradomiciliari traumatici l’autista soccorritore dell’equipaggio effettua analoghe attività precedentemente illustrate, mantiene i contatti con la Centrale Operativa 118, prepara il materiale accessorio, supporta il medico nella preparazione del set d’infusione e nell’attivazione attrezzature.
Il team sanitario raggiunge il paziente distribuendo le attrezzature nel seguente modo:
il medico porta lo zaino per la respirazione assistita;
l’infermiere porta lo zaino di primo intervento;
l’autista-soccorritore porta l’estricatore e i collari cervicali.
Queste tre componenti devono essere sempre portate sul posto. Eventuale materiale accessorio verrà preso successivamente dall’autista, su indicazione del team leader.
In prima istanza non va mai portato sul posto nessun mezzo di caricamento, verrà scelto in seguito in base alle necessità cliniche ed ambientali.

In caso di arresto delle funzioni vitali.
Il medico e l’infermiere iniziano l’RCP e l’autista-soccorritore prepara l’O2, attiva il ventilatore meccanico e prepara set intubazione. Inoltre l’autista-soccorritore mette in sicurezza il luogo e ricerca sui pazienti eventuali lesioni secondarie provocate da traumi. A stabilizzazione avvenuta l’autista-soccorritore procede aiutato dal medico e dall’infermiere al caricamento del paziente sull’ambulanza mettendo in atto uno dei presidi di immobilizzazione per la protezione del rachide ed utilizzando la tavola spinale.
Il presidio utilizzato andrà adagiato sulla barella standard prima di caricare il paziente in ambulanza.
Per tutto quanto non espressamente sopra indicato si rinvia alle “Linee guida – Protocolli e procedure Servizio S.U.E.S. 118”, di cui al D.A. n. 01187 del 30 aprile 2010, pubblicato sulla GURS – supplemento ordinario, n. 24 del 21 maggio 2010 (n. 22).

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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