La Sicilia
Ed. del 25.07.2011 - Ragusa - pag. 41
Michele Giardina
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«E' controproducente chiudersi entro rigide posizioni di difesa formale e inattiva, che nulla hanno a che fare con lo spirito della riforma e con le direttive emanate dalla Regione»
L'on. Giuseppe Sulsenti chiama in causa anche i dirigenti dell'Azienda sanitaria
POZZALLO - L’on. Giuseppe Sulsenti chiede un cambiamento di rotta sulla gestione della Sanità in provincia di Ragusa. Il deputato pozzallese ritiene sia necessario un immediato intervento dell’assessore regionale Russo per fare fronte a una situazione confusa ed insostenibile.
«E’ controproducente - dice – chiudersi entro rigide posizioni di difesa formale e inattiva, che nulla hanno a che fare con lo spirito della riforma sanitaria e con le direttive emanate dalla Regione. Premesso che a me non piace personalizzare i problemi - precisa Sulsenti - non posso non chiamare in causa i vertici dell’Asp di Ragusa, il direttore generale Ettore Gilotta in primis, per macroscopiche errate valutazioni ed evitabili errori. E’ inutile sbandierare risultati di tipo “contabile”, quando poi si registra un crescendo di legittime proteste da parte di tutte le componenti sociali e sindacali del territorio».
«A Modica - aggiunge - manca un neurologo, in quanto il primario dott. Francesco Arezzi, collocato in pensione, non è stato ancora sostituito, mentre al reparto di Cardiologia dell’Ospedale Maria Paternò Arezzo, nonostante si continui a lavorare con organico sottodimensionato, si pensa pure di distaccare un medico cardiologo al pronto soccorso. Gli infermieri lavorano in una sempre più intollerabile condizione di disagio. Illogico, inoltre, il blocco delle assunzioni, ingiustificabile la mancata corresponsione delle somme dovute al personale per il lavoro straordinario effettuato nel 2010, immotivato il ritardo per la retribuzione dei giorni festivi infrasettimanali, pesanti e arbitrarie le giornate di reperibilità imposte al di fuori di norme e regolamento».
«L’equilibrio di gestione - conclude il deputato regionale - va raggiunto privilegiando sempre e comunque la salute delle persone e la certezza delle prestazioni entro tempi brevi. l direttori generali delle Aziende sanitarie non sono stati assunti per concorso. Le loro capacità sono commisurate agli obiettivi da raggiungere e alla managerialità della loro azione. Se le risposte sono negative, la politica ha il diritto-dovere di intervenire. Ho pertanto chiesto un incontro all’assessore Russo, al quale farò presente la grave e non più sostenibile situazione che si è venuta a creare in provincia di Ragusa, tant’è che, dopo il malessere espresso dagli ordini professionali interessati, i lavoratori hanno proclamato lo stato di agitazione».
«E’ controproducente - dice – chiudersi entro rigide posizioni di difesa formale e inattiva, che nulla hanno a che fare con lo spirito della riforma sanitaria e con le direttive emanate dalla Regione. Premesso che a me non piace personalizzare i problemi - precisa Sulsenti - non posso non chiamare in causa i vertici dell’Asp di Ragusa, il direttore generale Ettore Gilotta in primis, per macroscopiche errate valutazioni ed evitabili errori. E’ inutile sbandierare risultati di tipo “contabile”, quando poi si registra un crescendo di legittime proteste da parte di tutte le componenti sociali e sindacali del territorio».
«A Modica - aggiunge - manca un neurologo, in quanto il primario dott. Francesco Arezzi, collocato in pensione, non è stato ancora sostituito, mentre al reparto di Cardiologia dell’Ospedale Maria Paternò Arezzo, nonostante si continui a lavorare con organico sottodimensionato, si pensa pure di distaccare un medico cardiologo al pronto soccorso. Gli infermieri lavorano in una sempre più intollerabile condizione di disagio. Illogico, inoltre, il blocco delle assunzioni, ingiustificabile la mancata corresponsione delle somme dovute al personale per il lavoro straordinario effettuato nel 2010, immotivato il ritardo per la retribuzione dei giorni festivi infrasettimanali, pesanti e arbitrarie le giornate di reperibilità imposte al di fuori di norme e regolamento».
«L’equilibrio di gestione - conclude il deputato regionale - va raggiunto privilegiando sempre e comunque la salute delle persone e la certezza delle prestazioni entro tempi brevi. l direttori generali delle Aziende sanitarie non sono stati assunti per concorso. Le loro capacità sono commisurate agli obiettivi da raggiungere e alla managerialità della loro azione. Se le risposte sono negative, la politica ha il diritto-dovere di intervenire. Ho pertanto chiesto un incontro all’assessore Russo, al quale farò presente la grave e non più sostenibile situazione che si è venuta a creare in provincia di Ragusa, tant’è che, dopo il malessere espresso dagli ordini professionali interessati, i lavoratori hanno proclamato lo stato di agitazione».
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