Giornale di Sicilia
Ed. del 03.07.2011 - pag. 10
Salvatore Gabriele
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Per garantire l'assistenza
PANTELLERIA - «Sono pronti 20 milioni di euro per il progetto “Isole Minori”. C’è stato uno stanziamento per le isole italiane e i posti disagiati anche montani». Lo dice il ministro della Salute, Ferruccio Fazio che si concede un fine settimana nella «sua» isola, Pantelleria, dove è residente dal 1998. Tanto da commentare con grande entusiasmo il ritrovamento del carico di una nave punica affondata nel terzo secolo avanti Cristo nella baia.
«È una scoperta unica dice con entusiasmo il ministro -. Sono già state ritrovate 1.500 monete puniche. Sono sicuro che questo rinvenimento archeologico subacqueo aiuterà a risollevare l’immagine turistica della “nostra” isola».
Sull’iniziativa per le isole minori, Fazio spiega che «sarà la Regione a dover presentare i progetti, noi dettiamo le linee generali. Lo stanziamento - aggiunge Fazio - parte dal presupposto che ci sono zone disagiate nelle quali occorre fare degli interventi straordinari, con criteri che potrebbero essere definiti inappropriati in altre zone. Per esempio, in zone disagiate di montagna dove si fa un’eccezione per il pronto soccorso. Ci sono alcuni posti in Piemonte che invece di 20 mila accessi all’anno, necessari per avere un pronto soccorso, ne hanno diecimila. Naturalmente il limite non è messo solo per ragioni economiche, ma anche per consentire una buona sanità. È dimostrato che in ospedali dove ci sono meno di 500 nascite all’anno, ci sono più probabilità di avere dei problemi per i bambini e anche per le madri».
«È una scoperta unica dice con entusiasmo il ministro -. Sono già state ritrovate 1.500 monete puniche. Sono sicuro che questo rinvenimento archeologico subacqueo aiuterà a risollevare l’immagine turistica della “nostra” isola».
Sull’iniziativa per le isole minori, Fazio spiega che «sarà la Regione a dover presentare i progetti, noi dettiamo le linee generali. Lo stanziamento - aggiunge Fazio - parte dal presupposto che ci sono zone disagiate nelle quali occorre fare degli interventi straordinari, con criteri che potrebbero essere definiti inappropriati in altre zone. Per esempio, in zone disagiate di montagna dove si fa un’eccezione per il pronto soccorso. Ci sono alcuni posti in Piemonte che invece di 20 mila accessi all’anno, necessari per avere un pronto soccorso, ne hanno diecimila. Naturalmente il limite non è messo solo per ragioni economiche, ma anche per consentire una buona sanità. È dimostrato che in ospedali dove ci sono meno di 500 nascite all’anno, ci sono più probabilità di avere dei problemi per i bambini e anche per le madri».
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