"Che i medici del 118 durante le ore notturne, presso il Pte (Punto territoriale di emergenza) di Randazzo, tornino ad essere due, come due devono essere gli autisti soccorritori negli equipaggi delle ambulanze". Randazzo contesta la politica di soppressione delle figure professionali nella Sanità siciliana, ma se da una parte ottiene dall'Asp promesse sul ritorno del secondo medico del 118, non ottiene risposte sul ritorno del secondo barelliere. Questo quanto emerso nel Consiglio comunale alla presenza del direttore generale dell'Asl, Giuseppe Calaciura, di Giorgio Maria Vinciguerra, direttore generale della Seus e del dott. Benedetto Anfuso, consigliere provinciale, presente all'assise perché responsabile dei servizi del 118 per l'Asp 3.
"Per quanto riguarda la polemica sull'esiguo numero di medici al Pte - ha affermato Calaciura - do ampia rassicurazione sul fatto che cercheremo di potenziarlo con una nuova risorsa". Chiarito questo problema il Consiglio si è rivolto al dott. Vinciguerra che però ha declinato responsabilità: "Ci ha detto - ha affermato il presidente del Consiglio comunale Lucio Rubbino - di rispettare un preciso indirizzo da parte dell'assessorato regionale e di non essere responsabile delle decisioni assunte". Tesi però contestata dal Consiglio: "La circolare che Vinciguerra ha mostrato - afferma Cettina Foti - impone risparmio, non la soppressione di un soccorritore. Ci sono altri modi per risparmiare. In Sicilia ci sono postazioni del 118 che effettuano 9 interventi in 6 mese. Randazzo ne effettua oltre 1500". "Ringrazio Calaciura - ha aggiunto il consigliere Umberto Proietto - per aver accolto il nostro appello. La legge impone che l'equipaggio in un'ambulanza di tipo "A" sia composta da 4 persone". Di conseguenza non convinto dalle risposte ottenute, il Consiglio ha espresso la volontà di andare a chiedere lumi a Palermo: "Convocheremo - conclude il presidente Rubbino - la conferenza dei capigruppo e tutti insieme andremo dall'assessore Russo".
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 12-07-2011
il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.
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