Quotidiano di Sicilia
Ed. del 14.07.2011 - pag. 2
Raffaella Pessina
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Si è tenuta un'altra conferenza Pdl, Pid e Forza del Sud sulla mozione "Russo"
Leontini (Pdl): "Menzogna il 90% del libro dell'assessore". Si fa riferimento a un opuscolo dell'assessorato: "La trasparenza in Sanità".
PALERMO - La settimana in Sala d’Ercole si è chiusa già ieri pomeriggio, con i lavori rinviati a martedì 19 luglio mentre questo martedì si è registrato l’abbandono dell’Aula per la mancata discussione della mozione di censura nei confronti dell’assessore Russo, uno dei punti di forza dell’ opposizione. Nel corso della conferenza stampa tenutasi ieri nella sala Palumbo del Palazzo dei Normanni da Pdl, Pid e Forza del Sud, in merito alla mancata discussione della mozione di censura ali’ assessore alla Sanità Russo, il capogruppo del Pdl all’Ars, Innocenzo Leontini. ha dichiarato fermamente: «Chiediamo la sostituzione del titolo di questo libro». Leontini ha’esibito un opuscolo dal titolo “La trasparenza in Sanità”. «Ma di quale trasparenza parla Russo replica il capogruppo - quando il 90% del libro è fatto di menzogne. Ci racconta che sono già stati avviati i Pta di Scicli e Comiso, Ribera c Rivona, Mazzarino e Mussomeli, Giarre. E sappiamo bene come tutto ciò non sia vero. Come si fa a usare la parola trasparenza, quando si impedisce un libero dibattito in Aula? Ieri si è parlato di un golpe della “non maggioranza” nei confronti della “non minoranza”. E in mento a questa squallida azione l’opposizione non intende arrendersi e annuncia una “operazione verità” sulla Sanità siciliana. Promette che la mozione non verrà ritirata, ma ripresentata di settimana in settimana c annuncia la richiesta dell’istituzione di una Commissione Speciale sulla spesa sanitaria che seguirà con un’interrogazione parlamentare sulla scelta dei manager dell’Irccs di Messina. In quest’ultimo caso - spiega Leontini - Russo ha chiesto inizialmente la valutazione dei candidati all’Agenas. Poi, ha deciso di fare da sé e ha scelto la politica, selezionando i manager che erano stati indicati come “non adatti” a svolgere le funzioni richicste . Alla conferenza stampa c’era anche il capogruppo del Pid Rudi Maira che ha dichiarato che «Lombardo, Russo e Cracolici hanno voluto mettere la sordina al parlamento regionale rispetto alle fandonie che il governo e lo stesso assessore alla Salute raccontano sul sistema sanitario regionale. Ho letto il libretto che Massimo Russo ha inviato ai deputati: francamente racconta troppe balle». Carmelo Incardona di Fds ha aggiunto: «Organizzeremo una giornata di protesta in tutti gli ospedali siciliani contro l’assessore Massimo Russo. Ciò che è accaduto è vergognoso e l’opinione pubblica siciliana deve conoscere lo sdegno di Pdj, Fds e Pid nei confronti di questo tipo di politica».
Nella mattinata di ieri un’altra conferenza stampa è stata convocata dall’assessore all’economia Gaetano Armao, una conferenza che doveva cominciare alle dieci, e che invece ha fatto attendere ben un’ora tutti i giornalisti. Al suo arrivo, Armao ha spiegato che la situazione della Sicilia viene aggravata dai provvedimenti presi dallo Stato centrale. «Lo Stato italiano - ha detto - scarica sulle regioni gli effetti della crisi economica, su alcune in maniera ridotta, su altre piu pesantemente e questo è il caso delle regioni a Statuto speciale e della Sicilia».
Secondo Armao, «il taglio alla spesa pubblica di 29,5 miliardi nel biennio 2013-2014 incide per ben 13,44 miliardi sul sistema regionale. In sostanza, il 46% del riequilibrio dei conti pubblici è posto a carico delle regioni che rappresentano solo il 16% della spesa pubblica». Inoltre, ha aggiunto l’assessore, «la mancanza di una fiscalità compensativa, non prevista dal federalismo, la revoca dei fondi del Cipe per le infrastrutture, la riduzione dei Par-Fas, ci mettono di fronte allo spettro di una manovra centralistica che preclude ogni possibilità di investimento e di crescita». Armao ha dichiarato: «Entro il 31 luglio la Sicilia procederà ad un assestamento del bilancio pari a circa 640 milioni di euro oltre agli adeguamenti necessari. Il contenimento della spesa nella manovra di quest’anno - ha spiegato - mostrerà i suoi effetti dal 2012, un contenimento ineludibile che riguarderà le sacche di privilegi che ancora esistono nella Regione siciliana, dove fioccano stipendi favolosi, tredicesime e quattordicesime».
Nella mattinata di ieri un’altra conferenza stampa è stata convocata dall’assessore all’economia Gaetano Armao, una conferenza che doveva cominciare alle dieci, e che invece ha fatto attendere ben un’ora tutti i giornalisti. Al suo arrivo, Armao ha spiegato che la situazione della Sicilia viene aggravata dai provvedimenti presi dallo Stato centrale. «Lo Stato italiano - ha detto - scarica sulle regioni gli effetti della crisi economica, su alcune in maniera ridotta, su altre piu pesantemente e questo è il caso delle regioni a Statuto speciale e della Sicilia».
Secondo Armao, «il taglio alla spesa pubblica di 29,5 miliardi nel biennio 2013-2014 incide per ben 13,44 miliardi sul sistema regionale. In sostanza, il 46% del riequilibrio dei conti pubblici è posto a carico delle regioni che rappresentano solo il 16% della spesa pubblica». Inoltre, ha aggiunto l’assessore, «la mancanza di una fiscalità compensativa, non prevista dal federalismo, la revoca dei fondi del Cipe per le infrastrutture, la riduzione dei Par-Fas, ci mettono di fronte allo spettro di una manovra centralistica che preclude ogni possibilità di investimento e di crescita». Armao ha dichiarato: «Entro il 31 luglio la Sicilia procederà ad un assestamento del bilancio pari a circa 640 milioni di euro oltre agli adeguamenti necessari. Il contenimento della spesa nella manovra di quest’anno - ha spiegato - mostrerà i suoi effetti dal 2012, un contenimento ineludibile che riguarderà le sacche di privilegi che ancora esistono nella Regione siciliana, dove fioccano stipendi favolosi, tredicesime e quattordicesime».
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