Gazzetta del Sud
Ed. del 25.07.2011 - Siracusa - pag. 19
Corrado Parisl
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Un presunto caso di malasanità
NOTO - Il Tribunale per i diritti del malato denuncia un presunto caso di “malasanità”. Una donna che accusava un forte mal di testa per due volte è stata visitata e dimessa dai medici del pronto soccorso dell’ospedale “Avola-Noto” secondo i quali non era nulla di preoccupante. In realtà aveva un’ischemia cerebrale.
La vicenda, secondo quanto dichiara il presidente del Tdm Bartolomeo Padua, risale ad alcuni giorni fa . Una mattina un uomo ha accompagnato la moglie al pronto soccorso. La donna oltre a un forte mal di testa accusava dolori anche a un braccio. Il medico di servizio ha visitato la dorma e non ha riscontrato particolari patologie, diagnosticando una semplice cefalea. Nonostante l’assunzione di alcuni farmaci la donna ha continuato a stare male. Il marito avrebbe allora suggerito al medico un esame più approfondito, ad esempio una tac. Nonostante il cambio turno e quindi la visita operata da un altro medico, la diagnosi non sarebbe cambiata: una semplice cefalea da curare con qualche farmaco.
La donna è stata condotta a casa dal marito che l’ha assistita per tutta la notte ma il giorno successivo la coppia si è ripresentata al pronto soccorso e stavolta il medico di turno, diverso da quelli del giorno precedente, fatti tutti gli esami, compresa la tac, ha riscontrato l’ischemia cerebrale. La donna è stata immediatamente condotta presso una struttura specializzata a Siracusa dove è tuttora ricoverata.
Il marito ha deciso di riferire la vicenda al Tribunale per i diritti del malato che ha subito chiesto una indagine per fare luce su quanto è accaduto.
La vicenda, secondo quanto dichiara il presidente del Tdm Bartolomeo Padua, risale ad alcuni giorni fa . Una mattina un uomo ha accompagnato la moglie al pronto soccorso. La donna oltre a un forte mal di testa accusava dolori anche a un braccio. Il medico di servizio ha visitato la dorma e non ha riscontrato particolari patologie, diagnosticando una semplice cefalea. Nonostante l’assunzione di alcuni farmaci la donna ha continuato a stare male. Il marito avrebbe allora suggerito al medico un esame più approfondito, ad esempio una tac. Nonostante il cambio turno e quindi la visita operata da un altro medico, la diagnosi non sarebbe cambiata: una semplice cefalea da curare con qualche farmaco.
La donna è stata condotta a casa dal marito che l’ha assistita per tutta la notte ma il giorno successivo la coppia si è ripresentata al pronto soccorso e stavolta il medico di turno, diverso da quelli del giorno precedente, fatti tutti gli esami, compresa la tac, ha riscontrato l’ischemia cerebrale. La donna è stata immediatamente condotta presso una struttura specializzata a Siracusa dove è tuttora ricoverata.
Il marito ha deciso di riferire la vicenda al Tribunale per i diritti del malato che ha subito chiesto una indagine per fare luce su quanto è accaduto.
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