E' costato caro a 7 commercianti di Bronte, Maletto e Maniace vendere merce senza rilasciare ai clienti il classico scontrino fiscale. La Guardia di Finanza di Bronte, infatti, non solo li ha contravvenzionati, ma, nel rispetto della normativa vigente, ha comunicato la frode fiscale alla Direzione provinciale dell'Agenzia delle Entrate di Catania con le relative sospensioni temporanee delle licenze. Il giro di vite delle Fiamme gialle è stato disposto dal comandante provinciale della Guardia di Finanza di Catania, col. Francesco Gazzani, impegnato in una intensa attività di contrasto all'evasione fiscale nell'intero territorio di competenza. In quest'ambito particolare attenzione è stata posta nei confronti delle irregolarità relative alle emissioni dello scontrino fiscale. Per questo motivo parecchi finanziari in borghese hanno verificato i comportamenti di diversi commercianti, scoprendo che alcuni di loro non emettevano lo scontrino per non pagare poi le tasse, oppure che neanche avevano il registratore di cassa per emettere gli scontrini.
Nel dettaglio i finanzieri di Bronte hanno eseguito 6 provvedimenti di sospensione dell'attività nei confronti di altrettanti commercianti che già dall'11 luglio e fino a giorno 25 (complessivamente 15 giorni) non possono lavorare a causa dell'omessa installazione del registratore di cassa. Oltre a ciò la direzione regionale dell'Agenzia delle Entrate ha sospeso l'attività commerciale per 3 giorni ad un commerciante ambulante di calzature e pelletterie di Bronte che per ben 4 volte non ha emesso gli scontrini fiscali. In verità non è la prima volta che la Guardia di Finanza di Bronte effettua controlli simili. Dall'inizio dell'anno, gli uomini della Tenenza di Bronte, hanno effettuato 348 controlli, rilevando per ben 207 di questi irregolarità o frodi fiscali. Un dato particolarmente rilevante se si considera che oltre la metà dei commercianti controllati, ed esattamente il 60%, non è risultato in regola, al punto che la Guardia di Finanza ha avanzato 8 proposte di chiusura e dato seguito all'applicazione della sanzione accessoria di chiusura temporanea per 11 esercizi commerciali.
Fonte “La Sicilia” del 21-07-2011
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