Giornale di Sicilia
Ed. del 14.05.2011 - pag. 9
Salvatore Fazio
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L'assessore Russo: accordo con la clinica Villa Teresa confiscata alla mafia
L'obiettivo è limitare i «viaggi della speranza» che hanno un costo di circa 35 milioni di euro all'anno. Il progetto con l'amministrazlone giudiziaria.
PALERMO - L’istituto ortopedico «Rizzoli» di Bologna sbarcherà in Sicilia entro la fine dell’anno: aprirà un centro di alta specializzazione all’interno della clinica Villa Santa Teresa di Bagheria, bene confiscato alla mafia. Per luglio è prevista la firma del protocollo d’intesa tra il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo e il presidente della regione Emilia Romagna Vasco Errani ed entro dicembre avranno inizio le attività assistenziali.
All’intesa lavora da oltre un anno l’assessore regionale della Salute, Massimo Russo. L’obiettivo dell’assessorato è quello di contrastare i «viaggi della speranza» dei pazienti che hanno raggiunto dimensioni preoccupanti in campo ortopedico con un costo di circa ai 35 milioni di euro all’anno, un terzo dei quali proprio per interventi effettuati all’istituto «Rizzoli». Sono circa mille, ogni anno, i siciliani che scelgono di sottoporsi a intervento ortopedico al «Rizzoli» con liste d’attesa che si aggirano intorno ai tre anni.
«Quella ortopedica è la voce più pesante della mobilità passiva siciliana - spiega l’assessore Russo - e proprio per questo, in attesa che si realizzi il definitivo passaggio della struttura all’amministrazione regionale abbiamo condiviso questo progetto con l’amministratore giudiziario di Villa Santa Teresa, Andrea Dara, per un centro che si propone di diventare un importante punto di riferimento in campo ortopedico per la Sicilia Occidentale». Nell’accordo con il «Rizzoli», che avrà una durata di nove anni, è previsto che l’istituto si occuperà in Sicilia anche dell’oncologia ortopedica.
Russo spiega di aver esposto i particolari dell’operazione anche al sindaco di Bagheria Biagio Sciortino che si è detto entusiasta. «Questa - ha aggiunto Russo - è un’altra risposta con i fatti a chi in questi giorni ha cercato di montare polemiche strumentali, pur di andare contro questo governo,
criticando perfino il ministro della Salute che aveva elogiato il comportamento della Sicilia».
All’intesa lavora da oltre un anno l’assessore regionale della Salute, Massimo Russo. L’obiettivo dell’assessorato è quello di contrastare i «viaggi della speranza» dei pazienti che hanno raggiunto dimensioni preoccupanti in campo ortopedico con un costo di circa ai 35 milioni di euro all’anno, un terzo dei quali proprio per interventi effettuati all’istituto «Rizzoli». Sono circa mille, ogni anno, i siciliani che scelgono di sottoporsi a intervento ortopedico al «Rizzoli» con liste d’attesa che si aggirano intorno ai tre anni.
«Quella ortopedica è la voce più pesante della mobilità passiva siciliana - spiega l’assessore Russo - e proprio per questo, in attesa che si realizzi il definitivo passaggio della struttura all’amministrazione regionale abbiamo condiviso questo progetto con l’amministratore giudiziario di Villa Santa Teresa, Andrea Dara, per un centro che si propone di diventare un importante punto di riferimento in campo ortopedico per la Sicilia Occidentale». Nell’accordo con il «Rizzoli», che avrà una durata di nove anni, è previsto che l’istituto si occuperà in Sicilia anche dell’oncologia ortopedica.
Russo spiega di aver esposto i particolari dell’operazione anche al sindaco di Bagheria Biagio Sciortino che si è detto entusiasta. «Questa - ha aggiunto Russo - è un’altra risposta con i fatti a chi in questi giorni ha cercato di montare polemiche strumentali, pur di andare contro questo governo,
criticando perfino il ministro della Salute che aveva elogiato il comportamento della Sicilia».
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