il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

sabato 7 maggio 2011

Online i referti medici e i pagamenti alla sanità

La Rassegna Stampa di MEDPress.it... La rassegna stampa di MEDPress.it
Sole 24Ore
Ed. del 06.05.2011 - pag. 13
Roberto Turno
Articolo letto 37 volte

Ospedali e Asl avranno sei mesi per applicare le novità che devono essere realizzate senza oneri aggiuntivi.
ROMA- Più che una promessa è una scommessa: effettuare online qualsiasi transazione finanziaria della sanità pubblica con i cittadini e le imprese. E allora il Governo accelera i tempi e impegna da subito Asl e ospedali a consentire il pagamento online dei ticket e a consegnare ai pazienti tutti i referti medici via web, posta elettronica certificata e qualsiasi «forma digitale» possibile. E tutto dovrà avvenire quasi a rotta di collo: si dovrà partire in tutta Italia entro sei mesi. Appena centottanta giorni per uscire dall’era geologica della carta e delle code, che soprattutto da Roma in giù sono praticamente la sola realtà con la quale devono scontrarsi i pazienti.
Questa la scommessa lanciata con la bozza del «decreto sviluppo» esaminata ieri dal Consiglio dei ministri sotto l’impulso in prima persona del ministro Renato Brunetta, al quale naturalmente non è stato estraneo il suo collega alla Salute, Ferruccio Fazio. Con l’obiettivo dichiarato di «facilitare e semplificare» i rapporti degli italiani col Ssn e di «accelerare il percorso di razionalizzazione e dematerializzazione» delle procedure amministrative delle aziende sanitarie pubbliche.
La carta delle disposizioni tecniche di attuazione dei servizi online sarà affidata a un decreto del presidente del Consiglio dei ministri - proposto dai ministeri dell’Innovazione e della Salute, concertato con l’Economia e garantito dall’ Authority per la privacy - che dovrà essere approvato entro novanta giorni dalla conversione in legge del «decreto sviluppo». Asl e ospedali avranno a loro volta 90 giorni di tempo per applicarlo e mettere davvero a disposizione dei cittadini i servizi di pagamento (ticket e prestazioni varie) online e la consegna dei referti medici in forma digitale, lasciando intatto il diritto dei pazienti di ottenere «anche a domicilio» la copia su carta del referto medico adottato in forma elettronica.
Un salto nel futuro, quello proposto dal Governo. Che del resto nella relazione allegata al decreto legge approvato ieri, non si nasconde affatto la sfida che ha davanti e che impone alla sanità pubblica sul territorio di affrontare di petto. E di farlo, tra l’altro, «senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica», che certo Tremonti non avrebbe gradito e neppure ammesso. Ma dietro cui magari ora Regioni e Asl cominceranno a farsi scudo.
I numeri del Governo dicono che almeno un terzo delle 240 aziende sanitarie pubbliche presentano un tasso di innovazione digitale «abbastanza arretrato», soprattutto perché mancano linee guida e percorsi di innovazione condivisi. In periferia, insomma, spesso non si naviga online. E la webmania per dare servizi è tutt’altro che una mania E questo nonostante la salute elettronica sia la vera frontiera in tutto il mondo. Uno studio di Confindustria ha calcolato che con l’e-health a regime il Ssn risparmierebbe 12 miliardi, il 9% del budget annuo.
Ma gli investimenti in Ict in sanità, secondo un recentissimo studio del Politecnico di Milano, sono «solo» di 920 milioni, concentrati per 1’80% al Nord con una spesa pro-capite di 21 euro contro appena 9 euro a testa al Sud. Per non dire della carenza di informazioni sui propri siti (quando li hanno) di asl e ospedali del Sud. Una ragione in più, per il governo, per promettere proprio prima delle elezioni una spallata al vecchio che non muore mai.

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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