ROMA - «Stiamo collaborando con l’inchiesta, è giusto che si faccia chiarezza in questa vicenda delle ambulanze bloccate. Anche perché noi subiamo questa situazione: le ambulanze ferme complicano il lavoro della nostra centrale». Antonio De Santis è il direttore generale dell’Ares 118. «Certo che ricorriamo ai privati quando i nostri mezzi sono fermi ai pronto soccorso. Cosa possiamo fare, lasciare i cittadini senza ambulanza in caso di emergenza? Servono riforme complessive, non ultima anche una campagna di sensibilizzazione dei cittadini nel ricorso responsabile alle ambulanze e ai pronto soccorso». Funziona così: l’ambulanza porta il paziente al pronto soccorso, poi però resta in attesa per potere ripartire. E il tempo passa, se il pronto soccorso in quel momento è particolarmente affollato anche due o tre ore che non può prestare servizio. In passato si diceva: aspettano la restituzione della barella. «Non è esattamente così - replica De Santis - questa è una semplificazione. Il problema è più complesso. L’ambulanza non consegna un pacco postale. La legge stabilisce che il nostro personale debba attendere quello che tecnicamente si chiama trasferimento dell’onere di garanzia: l’ambulanza dell’Ares se ne può andare solo quando il paziente viene effettivamente preso in carico dal pronto soccorso. Ma se la struttura è oberata di lavoro si rischia di aspettare a lungo, poco importa se la barella ci è stata restituita». E c’è il punto di vista dei pazienti, che trascorrono le notti nei corridoi. Proprio ieri un’automobilista, Stefania, in via Trionfale, ha incrociato un anziano che le chiedeva un passaggio verso la fermata del bus. «Mi sono accorta che aveva ancora l’ago sul braccio e una busta con dei vestiti. Alla fine me l’ha confessato: era fuggito dal pronto soccorso del San Filippo Neri dopo avere trascorso due notti sulla barella». |
Giovedì 12 Maggio 2011 - 10:48 |
il 118 in sicilia
giovedì 12 maggio 2011
Il direttore del 118: costretti a pagare pur di soccorrere i malati
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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti
Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.
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