Gazzetta del Sud
Ed. del 11.05.2011 - pag.
n.d.
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Sicilia e Lazio le regioni che hanno mostrato la migliore performance
PALERMO - «Ci sono alcune regioni che stanno dimostrando di procedere secondo i piani di rientro. Lazio e Sicilia sono sicuramente tra queste. Così come sta andando bene anche l’Abruzzo». Lo ha detto il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, a margine del convegno “Federalismo e costi standard: il caso della sanità”, in occasione del Forum Pa. Secondo il ministro «il problema non è di andare a vedere due o tre regioni, bisogna prendere i piani di rientro perché l’idea è quella di portare
le regioni che hanno problemi al livello di quelle che hanno buone pratiche». Mentre,
ha aggiunto, «come questo avviene è abbastanza irrilevante».
Soddisfatto l’assessore regionale Massimo Russo: «La Sicilia, prima regione in Italia ad aver superato il piano di rientro, è anche la prima a essersi dotata di uno strumento innovativo che si è avviato da pochi giorni e che nell’arco dei prossimi tre anni consentirà di avere una conoscenza precisa e dettagliata dei dati relativi alla sanità regionale, garantendo anche la certificazione dei bilanci e l’omogeneizzazione dei procedimenti contabili ed amministrativi fra le varie aziende e la trasparenza amministrativa».
L’assessore ha illustrato il servizio di consulenza direzionale ed operativa. «La gara è stata vinta dal raggruppamento d’imprese (Rti) composto dalla Kpmg e dalla Pricewaterhouse Coopers che ha praticato un ribasso del 36% rispetto alla base d’asta di 21,1 milioni di euro. La gara è stata aggiudicata a 13 milioni e mezzo, consentendo
di utilizzare in futuro il ribasso d’asta per ulteriori richieste di servizi. La proposta riguarda la progettazione, la costruzione e l’attivazione di un modello regionale di monitoraggio delle 17 aziende del sistema sanitario regionale per garantire la raccolta e l’elaborazione dei dati necessari.
«Quanto ai Fondi Fas – ha detto Russo - in caso di mancata assegnazione, la Sicilia non sarà in condizioni di poter firmare l’intesa con un danno alle altre regioni». Tuttavia, nel caso in cui si chiuda l’intesa, «seguirà poi una delibera Cipe che dirà che la regione deve il 49,11% ma noi non siamo d’accordo».
le regioni che hanno problemi al livello di quelle che hanno buone pratiche». Mentre,
ha aggiunto, «come questo avviene è abbastanza irrilevante».
Soddisfatto l’assessore regionale Massimo Russo: «La Sicilia, prima regione in Italia ad aver superato il piano di rientro, è anche la prima a essersi dotata di uno strumento innovativo che si è avviato da pochi giorni e che nell’arco dei prossimi tre anni consentirà di avere una conoscenza precisa e dettagliata dei dati relativi alla sanità regionale, garantendo anche la certificazione dei bilanci e l’omogeneizzazione dei procedimenti contabili ed amministrativi fra le varie aziende e la trasparenza amministrativa».
L’assessore ha illustrato il servizio di consulenza direzionale ed operativa. «La gara è stata vinta dal raggruppamento d’imprese (Rti) composto dalla Kpmg e dalla Pricewaterhouse Coopers che ha praticato un ribasso del 36% rispetto alla base d’asta di 21,1 milioni di euro. La gara è stata aggiudicata a 13 milioni e mezzo, consentendo
di utilizzare in futuro il ribasso d’asta per ulteriori richieste di servizi. La proposta riguarda la progettazione, la costruzione e l’attivazione di un modello regionale di monitoraggio delle 17 aziende del sistema sanitario regionale per garantire la raccolta e l’elaborazione dei dati necessari.
«Quanto ai Fondi Fas – ha detto Russo - in caso di mancata assegnazione, la Sicilia non sarà in condizioni di poter firmare l’intesa con un danno alle altre regioni». Tuttavia, nel caso in cui si chiuda l’intesa, «seguirà poi una delibera Cipe che dirà che la regione deve il 49,11% ma noi non siamo d’accordo».
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