MF Sicilia
Ed. del 05.05.2011 - pag. S2
Carlo Lo Re
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Il braccio di ferro tra Croce Rossa e l'amministrazione regionale
Per l'assessore Russo la soluzione sul passaggio del servizio del 118 da Sise a Seus è vicina. Diversa l'opinione del commissario Rocca. Che torna a parlare del decreto ingiuntivo da 40 mln con il quale chiede a Palazzo d'Orleans il pagamento dei servizi.
Colpo di scena nella vicenda del 118 siciliano. La Croce Rossa italiana pagherà attraverso la ise, circa 15 milioni di euro per le spettanze dei lavoratori maturati a seguito della cessazione del rapporto contrattuale appunto con la Sise, ex gestore del servizio nell'Isola. «Stanno andando a posto», ha dichiarato Massimo Russo, assessore regionale alla Sanità, «tutti i tasselli del progetto che avevamo fortemente voluto per riqualificare il servizio 118 senza in alcun modo intaccare i livelli occupazionali e i diritti dei lavoratori. Quello della Croce Rossa Italiana è un atto di responsabilità, da me più volte auspicato, grazie al quale si sta arrivando ad una positiva conclusione della vicenda che ha riguardato il passaggio del servizio dalla Sise alla Seus».
«La soddisfazione manifestata dalle organizzazioni sindacali», ha aggiunto l'assessore, «conferma che era possibile cambiare il sistema, garantendo ai lavoratori una prospettiva di stabilità e un miglioramento della qualità del lavoro e ai cittadini un servizio più efficiente e moderno. Siamo davvero in dirittura d'arrivo e sono certo che insieme alla Croce Rossa definiremo, con grande senso di responsabilità istituzionale, tutte le pendenze ancora rimaste». Tutt'altro clima si respira invece alla Croce Rossa Italiana. Intervistato da MF Sicilia, il commissario, Francesco Rocca, spiega il suo punto di vista, parlando di un accordo raggiunto «in carenza di qualsiasi sostegno e volontà di risolvere i problemi da parte dell'assessore». Rocca ha spiegato come «per l'assessore alcuni crediti non sono dovuti, ma intanto venivano certificati dalla Regione siciliana. bene, Russo mi faceva vedere un solo provvedimento disciplinare o una sola azione intrapresa dal suo Assessorato per danno erariale contro chi per anni ha sottoscritto quelle stesse certificazioni e le ha pagate alla croce Rossa Italiana».
Ma intanto ora la Cri pagherà 15 milioni di euro ai dipendenti Sise. «Semplicemente sono somme dovute», ha spiegato Rocca, «perché c'erano degli straordinari frutto di una transazione ed era giusto pagarli».
Di fatto, quindi, oggi si è addivenuti ad una soluzione che sembrerebbe essere la vittoria della linea della Regione. «Ricordiamo», ha sottolineato, «che però vi è un nostro decreto ingiuntivo, già concesso dal Tribunale, per 40 milioni di euro. La Regione ha fatto opposizione, com'è legittimo, e ovviamente decideranno i giudici, ma sono denari che ci deve». «Russo», ha tuonato il commissario Cri, «ha cercato di mettere con l'acqua alla gola la Cri, puntando sul fatto che non saremmo riusciti a pagare. Oggi però dice che è una vittoria di tutti. In realtà lui sta cercando di portare al fallimento la Sise non dando quello che ci deve». Insomma, l'intenzione della Croce Rossa è quella di pagare sì 15 milioni di euro per le spettanze dei dipendenti Sise, ma in attesa che si risolva la questione del decreto ingiuntivo. «Combatteremo fino all'ultimo per avere ogni euro dovuto dalla Regione per i servizi da noi prestati per anni all'amministrazione siciliana», ha concluso Rocca, «e sottolineo come il decreto ingiuntivo riguardante gli straordinari è di 40 milioni di euro, ma si tratta soltanto di una parte di quanto ci spetta. Il senso di responsabilità dovrebbe essere comune, quantomeno questi soldi sarebbero già dovuti entrare. In Regione hanno crediti da esaminare che stanno vagliando da anni. Ma quanto ci mettono?».
«La soddisfazione manifestata dalle organizzazioni sindacali», ha aggiunto l'assessore, «conferma che era possibile cambiare il sistema, garantendo ai lavoratori una prospettiva di stabilità e un miglioramento della qualità del lavoro e ai cittadini un servizio più efficiente e moderno. Siamo davvero in dirittura d'arrivo e sono certo che insieme alla Croce Rossa definiremo, con grande senso di responsabilità istituzionale, tutte le pendenze ancora rimaste». Tutt'altro clima si respira invece alla Croce Rossa Italiana. Intervistato da MF Sicilia, il commissario, Francesco Rocca, spiega il suo punto di vista, parlando di un accordo raggiunto «in carenza di qualsiasi sostegno e volontà di risolvere i problemi da parte dell'assessore». Rocca ha spiegato come «per l'assessore alcuni crediti non sono dovuti, ma intanto venivano certificati dalla Regione siciliana. bene, Russo mi faceva vedere un solo provvedimento disciplinare o una sola azione intrapresa dal suo Assessorato per danno erariale contro chi per anni ha sottoscritto quelle stesse certificazioni e le ha pagate alla croce Rossa Italiana».
Ma intanto ora la Cri pagherà 15 milioni di euro ai dipendenti Sise. «Semplicemente sono somme dovute», ha spiegato Rocca, «perché c'erano degli straordinari frutto di una transazione ed era giusto pagarli».
Di fatto, quindi, oggi si è addivenuti ad una soluzione che sembrerebbe essere la vittoria della linea della Regione. «Ricordiamo», ha sottolineato, «che però vi è un nostro decreto ingiuntivo, già concesso dal Tribunale, per 40 milioni di euro. La Regione ha fatto opposizione, com'è legittimo, e ovviamente decideranno i giudici, ma sono denari che ci deve». «Russo», ha tuonato il commissario Cri, «ha cercato di mettere con l'acqua alla gola la Cri, puntando sul fatto che non saremmo riusciti a pagare. Oggi però dice che è una vittoria di tutti. In realtà lui sta cercando di portare al fallimento la Sise non dando quello che ci deve». Insomma, l'intenzione della Croce Rossa è quella di pagare sì 15 milioni di euro per le spettanze dei dipendenti Sise, ma in attesa che si risolva la questione del decreto ingiuntivo. «Combatteremo fino all'ultimo per avere ogni euro dovuto dalla Regione per i servizi da noi prestati per anni all'amministrazione siciliana», ha concluso Rocca, «e sottolineo come il decreto ingiuntivo riguardante gli straordinari è di 40 milioni di euro, ma si tratta soltanto di una parte di quanto ci spetta. Il senso di responsabilità dovrebbe essere comune, quantomeno questi soldi sarebbero già dovuti entrare. In Regione hanno crediti da esaminare che stanno vagliando da anni. Ma quanto ci mettono?».
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