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Carta dei servizi, integrazione territorio-ospedale, direttive gravidanza fisiologica
Unee guida aVviate rongiuntamente a livello nazionale, regionale e locale
PALERMO - Anche la Sicilia in linea con il programma per il parto sicuro approvato dalla Conferenza Stato-Regioni, elaborato dal Ministero della Salute e articolato in dieci indirizzi d'azione. Obiettivi: la promozione e il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell' appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e la riduzione del parto cesareo.
Le linee guida, che saranno avviate congiuntamente a livello nazionale, regionale e locale, contengono misure di politica sanitaria e di accreditamento, una carta dei servizi per il percorso nascita, integrazione territorio-ospedale, sviluppo di direttive sulla gravidanza fisiologica e taglio cesareo da parte del Snlg-Iss (Sistema nazionale linee guida.- Istituto superiore di sanità); elaborazione di raccomandazioni e strumenti per la sicurezza del percorso nascita, procedura di controllo del dolore nel corso del travaglio e del parto, formazione degli operatori, monitoraggio e verifica delle attività, istituzione di un coordinamento permanente per il percorso nascita.
Per quanto riguarda la gravidanza fisiologica, queste sono le direttive del Ministero: un minimo di quattro visite durante la gravidanza, presa in carico dall'ostetrica, intervento del medico solo in caso di complicazioni, e assistenza durante tutta la gravidanza dagli stessi professionisti. Durante tutta la gravidanza la donna dovrà essere assistita dagli stessi professionisti in modo continuativo.
Nelle linee guida è inoltre stabilito che il numero minimo di visite non potrà essere inferiore a quattro e alla donna dovranno essere date informazioni scritte sul programma delle visite, tempi e contenuti.
Importanti sono anche le indicazioni per il parto sicuro. Uno degli obiettivi quello di razionalizzare/ridurre nell'arco di tre anni i punti nascita con numero di parti inferiore a 1.000 l'anno, prevedendo l'abbinamento per pari complessità di attività delle unità operative ostetrico-ginecologiche con quelle neonatologiche/pediatriche, riconducendo a due i precedenti tre livelli assistenziali, mettendo a regime, contemporaneamente, il sistema di trasposto assistito materno (Stam) e neonatale d'urgenza (Sten).
Precise anche le direttive volte a ridurre il numero dei parti cesarei, particolarmente alto in Sicilia. Nell'Isola infatti, secondo gli ultimi dati del ministero della Salute, la percentuale in Regione si attesta a circa il 53% - nello specifico 53,7% nel 2008 e 53,11% nel 2009 - a fronte di una media nazionale del 38,35%. La Sicilia dunque arranca, a maggior ragione considerando l'obiettivo del 20% fissato dal ministero della Salute. Il dato siciliano è appesantito dalle case di cura private, riconosce la stessa Regione, che fanno registrare percentuali nettamente più alte.
Per favorire l'appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo verranno sviluppati percorsi clinico-assistenziali aziendali, sulla base delle linee di indirizzo.
Le linee guida, che saranno avviate congiuntamente a livello nazionale, regionale e locale, contengono misure di politica sanitaria e di accreditamento, una carta dei servizi per il percorso nascita, integrazione territorio-ospedale, sviluppo di direttive sulla gravidanza fisiologica e taglio cesareo da parte del Snlg-Iss (Sistema nazionale linee guida.- Istituto superiore di sanità); elaborazione di raccomandazioni e strumenti per la sicurezza del percorso nascita, procedura di controllo del dolore nel corso del travaglio e del parto, formazione degli operatori, monitoraggio e verifica delle attività, istituzione di un coordinamento permanente per il percorso nascita.
Per quanto riguarda la gravidanza fisiologica, queste sono le direttive del Ministero: un minimo di quattro visite durante la gravidanza, presa in carico dall'ostetrica, intervento del medico solo in caso di complicazioni, e assistenza durante tutta la gravidanza dagli stessi professionisti. Durante tutta la gravidanza la donna dovrà essere assistita dagli stessi professionisti in modo continuativo.
Nelle linee guida è inoltre stabilito che il numero minimo di visite non potrà essere inferiore a quattro e alla donna dovranno essere date informazioni scritte sul programma delle visite, tempi e contenuti.
Importanti sono anche le indicazioni per il parto sicuro. Uno degli obiettivi quello di razionalizzare/ridurre nell'arco di tre anni i punti nascita con numero di parti inferiore a 1.000 l'anno, prevedendo l'abbinamento per pari complessità di attività delle unità operative ostetrico-ginecologiche con quelle neonatologiche/pediatriche, riconducendo a due i precedenti tre livelli assistenziali, mettendo a regime, contemporaneamente, il sistema di trasposto assistito materno (Stam) e neonatale d'urgenza (Sten).
Precise anche le direttive volte a ridurre il numero dei parti cesarei, particolarmente alto in Sicilia. Nell'Isola infatti, secondo gli ultimi dati del ministero della Salute, la percentuale in Regione si attesta a circa il 53% - nello specifico 53,7% nel 2008 e 53,11% nel 2009 - a fronte di una media nazionale del 38,35%. La Sicilia dunque arranca, a maggior ragione considerando l'obiettivo del 20% fissato dal ministero della Salute. Il dato siciliano è appesantito dalle case di cura private, riconosce la stessa Regione, che fanno registrare percentuali nettamente più alte.
Per favorire l'appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo verranno sviluppati percorsi clinico-assistenziali aziendali, sulla base delle linee di indirizzo.
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