«Smentisco ed adirò alle vie legali contro l'articolo di Centonove». E' la dichiarazione di Grillo al contestato articolo da ieri in edicola.
MESSINA - E' di ieri l'articolo apparso sul settimanale messinese "Centonove" con cui in un articolo ("118 lavorare stanca") a firma di Michele Schinella vengono riferite alcune dichiarazioni a medici del 118 circa l'organizzazione del servizio di emergenza nonché la preparazione professionale di questi. In particolare a Nino Grillo, responsabile regionale dello SNAMI Emergenza, nonchè addetto stampa nazionale dello stesso sindacato, vengono attribuite le seguenti dichiarazioni: «Salvo qualche eccezione, i medici arrivati sono del tutto impreparati ad intervenire per prestare soccorso a pazienti la cui vita à appesa ad un filo. Avrebbero dovuto essere formati e non mandati allo sbaraglio. Certo sono sempre degli autisti che per prestare soccorso sono inutili». E poi le dichiarazioni di un altro medico del 118, Giovanni Costa, nell'articolo giornalistico, a cui vengono attribuite le seguenti frasi: «Molti dei nuovi medici un defibrillatore non lo sanno neanche usare. Ammesso che ci sia».
E' ovvio che l'articolo ha seguito un proprio filo logico e queste dichiarazioni sono state utilizzate, piegandole - secondo i medici interpellati - a questa esigenza giornalistica. Ed in effetti queste dichiarazioni, così lette, appaiono alquanto strane per chi nei prossimi mesi dovrà sedersi per il rinnovo contrattuale in difesa di questa categoria. Intanto non corrisponde al vero che ci siano stati medici della guardia medica che sono stati trasferiti sulle ambulanze dopo che certe dichiarazioni erano state rilasciate dall'assessore Russo. Il trasferimento non può avvenire improvvisamente ma deve essere necessariamente preceduto da un corso di formazione, normato da leggi e disposizioni, al cui superamento si acquisisce la idoneità all'emergenza sanitaria territoriale. Questo corso, diversamente da quanto riferito da Centonove, è stato fatto dai medici che sono entrati in emergenza nella tornata del 2005 (corso del 2004) e dunque questi professionisti sono sulle ambulanze da oltre cinque anni e non certo da ieri.
In un comunicato stampa distribuito nella notte dallo Snami, Nino Grillo è andato giù pesante: «Non ho mai dichiarato che i Medici utilizzati nelle ambulanze del 118 Siciliano siano impreparati». «Io ho dichiarato - continua Grillo - la necessita di investire sulle figure professionali che operano nel 118 Siciliano, con una formazione costante necessaria per stare al passo con le nuove tecnologie. Ho sempre gridato a voce alta, alle sorde istituzioni, di investire nella formazione, sia dei Medici, che per i Soccorritori, impegnati nel servizio, e a loro va il mio elogio per gli interventi che giornalmente svolgono con impegno e preparazione».
«Erano altre le mie dichiarazioni - prosegue - che invece volevano sollevare, la carenza d'investimento e di risorse per migliorare un servizio che specialmente nella Provincia di Messina, ha portato il 118 Siciliano ad alti livelli Professionali, con un risparmio economico non indifferente». «Con questa mia missiva - conclude Grillo - ribadisco la validità e l'impegno che minuto per minuto viene speso dagli operatori del Servizio sia da parte dei Medici che degli Autisti e Soccorritori. Se qualcuno è alla ricerca dello scoop giornalistico che lo vada a cercare in altri lidi. Ho già contattato la redaziaone della testata giornalistica chiedendo una immediata rettifica alle mie dichiarazioni, ed è mia ferma intenzione adire alle vie legali in rivalsa di tutta la categoria che con orgoglio mi degno di rappresentare».
E' ovvio che l'articolo ha seguito un proprio filo logico e queste dichiarazioni sono state utilizzate, piegandole - secondo i medici interpellati - a questa esigenza giornalistica. Ed in effetti queste dichiarazioni, così lette, appaiono alquanto strane per chi nei prossimi mesi dovrà sedersi per il rinnovo contrattuale in difesa di questa categoria. Intanto non corrisponde al vero che ci siano stati medici della guardia medica che sono stati trasferiti sulle ambulanze dopo che certe dichiarazioni erano state rilasciate dall'assessore Russo. Il trasferimento non può avvenire improvvisamente ma deve essere necessariamente preceduto da un corso di formazione, normato da leggi e disposizioni, al cui superamento si acquisisce la idoneità all'emergenza sanitaria territoriale. Questo corso, diversamente da quanto riferito da Centonove, è stato fatto dai medici che sono entrati in emergenza nella tornata del 2005 (corso del 2004) e dunque questi professionisti sono sulle ambulanze da oltre cinque anni e non certo da ieri.
In un comunicato stampa distribuito nella notte dallo Snami, Nino Grillo è andato giù pesante: «Non ho mai dichiarato che i Medici utilizzati nelle ambulanze del 118 Siciliano siano impreparati». «Io ho dichiarato - continua Grillo - la necessita di investire sulle figure professionali che operano nel 118 Siciliano, con una formazione costante necessaria per stare al passo con le nuove tecnologie. Ho sempre gridato a voce alta, alle sorde istituzioni, di investire nella formazione, sia dei Medici, che per i Soccorritori, impegnati nel servizio, e a loro va il mio elogio per gli interventi che giornalmente svolgono con impegno e preparazione».
«Erano altre le mie dichiarazioni - prosegue - che invece volevano sollevare, la carenza d'investimento e di risorse per migliorare un servizio che specialmente nella Provincia di Messina, ha portato il 118 Siciliano ad alti livelli Professionali, con un risparmio economico non indifferente». «Con questa mia missiva - conclude Grillo - ribadisco la validità e l'impegno che minuto per minuto viene speso dagli operatori del Servizio sia da parte dei Medici che degli Autisti e Soccorritori. Se qualcuno è alla ricerca dello scoop giornalistico che lo vada a cercare in altri lidi. Ho già contattato la redaziaone della testata giornalistica chiedendo una immediata rettifica alle mie dichiarazioni, ed è mia ferma intenzione adire alle vie legali in rivalsa di tutta la categoria che con orgoglio mi degno di rappresentare».
05.02.2011, MEDPress.it | |
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