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Le linee guida approvate anche dall'Autorità Garante protezione dati personali.
La carta non viene consultata per le parti che si desidera lasciare private.
Possibile "oscurare" le informazioni relative a singoli eventi clinici.
Particolare attenzione è data ai requisiti di liceità per il trattamento dei dati personali contenuti nel Fse. Nell'ambito del progetto, diviene, infatti, indispensabile tutelare la privacy del cittadino. I dati contenuti all' interno della carta sono resi visibili solo previa autorizzazione del paziente. A tal proposito, il titolare del trattamento deve fornire al cittadino un'idonea informativa contenente tutti gli elementi richiesti dall'art. 13 del dlgs n. 196/2003, specificando in modo chiaro e semplice quali sono le finalità dello strumento elettronico e precisando che i dati sanitari riguardano lo stato di salute sia attuale che pregresso.
Prima che le informazioni siano inseriti all'interno del fascicolo o che qualcun altro le consulti, l'assistito dovrà esprimere il proprio consenso al trattamento dei dati personali rispettando così pienamente le norme che disciplinano questa materia e considerando che, comunque, il consenso può essere revocato in qualsiasi momento e che tale rinuncia comporta solo che la carta non verrà più aggiornata nè consultata per le parti che si desidera lasciare "private".
Peraltro, anche dando il consenso, non tutti i dati sanitari sono accessibili agli operatori. Una ulteriore garanzia per il paziente è data dal cosiddetto "oscuramento" di quelle informazioni relative a singoli eventi clinici considerati dalla legge come dati sensibili. Questa procedura è rivolta, ad esempio a tutelare maggiormente i pazienti che hanno subito atti di violenza sessuale o di pedofilia, i tossicodipendenti, le persone sieropositive o anche le donne che si sono sottoposte ad interventi per interruzione di gravidanza.
I dati sensibili sono già presenti come "riservati" quindi non visibili ma possono diventare tali solo previo specifico consenso dell' assistito in conformità con quanto previsto dalle "Linee guida in tema di Fascicolo sanitario elettronico e di dossier sanitario" approvate dall' Autorità Garante per la protezione dei dati personali del 16 luglio 2009.
Particolare attenzione è data ai requisiti di liceità per il trattamento dei dati personali contenuti nel Fse. Nell'ambito del progetto, diviene, infatti, indispensabile tutelare la privacy del cittadino. I dati contenuti all' interno della carta sono resi visibili solo previa autorizzazione del paziente. A tal proposito, il titolare del trattamento deve fornire al cittadino un'idonea informativa contenente tutti gli elementi richiesti dall'art. 13 del dlgs n. 196/2003, specificando in modo chiaro e semplice quali sono le finalità dello strumento elettronico e precisando che i dati sanitari riguardano lo stato di salute sia attuale che pregresso.
Prima che le informazioni siano inseriti all'interno del fascicolo o che qualcun altro le consulti, l'assistito dovrà esprimere il proprio consenso al trattamento dei dati personali rispettando così pienamente le norme che disciplinano questa materia e considerando che, comunque, il consenso può essere revocato in qualsiasi momento e che tale rinuncia comporta solo che la carta non verrà più aggiornata nè consultata per le parti che si desidera lasciare "private".
Peraltro, anche dando il consenso, non tutti i dati sanitari sono accessibili agli operatori. Una ulteriore garanzia per il paziente è data dal cosiddetto "oscuramento" di quelle informazioni relative a singoli eventi clinici considerati dalla legge come dati sensibili. Questa procedura è rivolta, ad esempio a tutelare maggiormente i pazienti che hanno subito atti di violenza sessuale o di pedofilia, i tossicodipendenti, le persone sieropositive o anche le donne che si sono sottoposte ad interventi per interruzione di gravidanza.
I dati sensibili sono già presenti come "riservati" quindi non visibili ma possono diventare tali solo previo specifico consenso dell' assistito in conformità con quanto previsto dalle "Linee guida in tema di Fascicolo sanitario elettronico e di dossier sanitario" approvate dall' Autorità Garante per la protezione dei dati personali del 16 luglio 2009.
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