Ragusa, 3 dicembre – Dalla maggioranza al Comune Distefano e Fazzino commentano l’emendamento PD per l’acquisto di Defribillatori.
Distefano: «Non basta solo acquistarli, ci sono tanti altri accorgimenti che vanno seguiti»
“L’emendamento presentato dal Pd sull’acquisto dei defibrillatori da installare nei luoghi più frequentati, che tanta polemica ha suscitato, merita di essere approfondito perché redatto con superficialità e, al di là della nobiltà dell’idea di fondo, non tiene in considerazione tutta una serie di applicazioni pratiche che vale la pena di analizzare”.
Così dice il consigliere comunale del Pdl, Emanuele Distefano, che interviene sulla delicata problematica anche dopo aver ottenuto il conforto, in tal senso, di medici ospedalieri operanti nel settore in questione. “La legge regionale 120 del 2001, infatti – sostiene Distefano – si sofferma proprio sull’utilizzo dei defibrillatori in ambito extraospedaliero.
L’articolo 1 della legge in questione recita che è consentito l’uso del defibrillatore semi automatico in sede intra ed extraospedaliera anche al personale sanitario non medico nonché al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nell’attività di rianimazione cardio polmonare.
Ma non solo.
I defibrillatori vanno piazzati in posti strategici concordati con la centrale operativa 118 di Catania.
E, ancora, è indispensabile formare quanta più gente possibile, assicurando, altresì, la manutenzione, il controllo, la scadenza delle batterie e quella delle placche. E questa normale manutenzione da chi dovrebbe essere pagata? Dal Comune, dall’Asp o dal Partito Democratico? Chi dovrebbe effettuare i controlli? Tecnicamente bisogna conoscere come si accende un defibrillatore, come funziona e altro ancora. L’autorizzazione all’utilizzo, inoltre, deve partire dalla centrale operativa del 118 a Catania.
Il Pd la fa semplice.
Non basterebbero soltanto 15.000 euro per l’acquisto.
Ci vuole tanto altro. Come si vede c’è tutto un iter articolato che occorre seguire. Il no all’emendamento è stato detto non per motivi politici ma con cognizione di causa. Anzi, invitiamo il Pd a confrontarsi con la maggioranza su questa tematica perché si trovino soluzioni condivise. E’ interesse di tutti dare risposte sulla salute. A patto che le idee abbiano le gambe per camminare”.
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Santina Fazzino: «Mossa demagogica e strumentale dell’opposizione»
“È lodevole l'idea di acquistare dei defibrillatori da installare nei luoghi più frequentati del centro storico di Ragusa, ma si è sbagliato nei tempi della proposta e nelle sue modalità, diventando purtroppo strumentale e demagogica”.
E' il parere del consigliere della Lista Dipasquale Sindaco, Santina Fazzino, in merito al voto contrario espresso dalla maggioranza consiliare su un subemendamento alle variazioni di bilancio presentato dal Partito Democratico. Il documento del Pd avrebbe impegnato l'amministrazione comunale a destinare la somma di 15 mila euro per l'acquisto di alcuni defibrillatori da distribuire nelle vie più affollate del centro.
“L'emendamento non è stato respinto per posizione politica di contrasto – spiega la Fazzino – né perché la maggioranza, come ha detto qualcuno, è “senza cuore”, ma perché non erano chiari diversi punti della proposta: quanti defibrillatori si sarebbero potuti acquistare con 15 mila euro? Quanto costerebbe la loro installazione all'aperto? Dove si dovrebbero mettere? Sarebbe necessaria una custodia? Se si, a chi e con quale criterio affidarla? Quante persone li saprebbero usare? Quali sono i costi di manutenzione? A quale ditta bisognerebbe rivolgersi per l'acquisto? Seguendo quali criteri? Queste sono solo alcune delle domande che, come maggioranza, ci siamo posti, rendendoci conto che le risposte sarebbero arrivate tardi rispetto ai tempi della burocrazia. Votare un emendamento simile il 2 dicembre avrebbe voluto dire attendere a lungo l'esame pratico della proposta, ottenendo un unico risultato: il blocco di 15 mila euro”.
“L'ultimo mese dell'anno – continua la Fazzino – non è il più adatto per affrontare queste tematiche. Le festività natalizie non faranno lavorare gli uffici per alcuni giorni e l'analisi della faccenda non sarebbe stata celere. Si sarebbe arrivati alla destinazione di fondi che mai si sarebbero potuti spendere e li avremmo ritrovati nel futuro bilancio come avanzi d'amministrazione dall'esercizio finanziario precedente”.
“E' chiaro che come maggioranza non avremmo potuto acconsentire ad una tale smaccata dimostrazione di scarsa programmazione – conclude il consigliere Fazzino – e per questa ragione, pur condividendo l'importanza dell'idea che ci ripromettiamo di prendere in considerazione successivamente, crediamo che la posizione del Pd sia stata consapevolmente pretestuosa e demagogica, poiché tenta di approfittare di un argomento nei confronti del quale molti cittadini sono estremamente sensibili”.
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