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L'assessore: «Procedure irregolari». I lavori, per 1,6 milioni, erano stati affidati al marito di Anna Finocchiaro.
PALERMO - Procedura irregolare, si blocca l'appalto per il presidio territoriale di assistenza (PTA) di Giarre. L'appalto da oltre 1,6 milioni di euro, affidato alla Solsamb di Melchiorre Fidalbo, marito del capogruppo al senato del Pd, Anna Finocchiaro, è stato stoppato dall'assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, Che della vicenda non vuole parlare. Gli ispettori dell'assessorato alla Salute, che hanno depositato tutto alla commissione sanità all'Ars in attesa di essere discusso, hanno evidenziato irregolarità nelle procedure di affidamento dei lavori di organizzazione ed informatizzazione del Pta. Per gli ispettori, insomma, considerato l'importo dell'appalto, era necessaria una gara pubblica, non un affidamcnto privato, come è stato fatto, perché considerato una sorta di "esternalizzazione", una procedura non consentita alla Regione siciliana. Gli affidi diretti vengono effettuati solo nel caso in cui il servizio non può essere offerto da un'altra ditta o azienda.
Ma questo non sembra essere il caso. Per Russo, adesso, è tempo di indagare immediatamente e revocare l'atto per tutelare l'amministrazione. Quasi sicuramente l'appalto e la convenzione saranno cancellati, E saranno da rifare le procedure di affido di lavori per il Pta di Giarre.
Verrà anche ritirato l'anticipo di 350 mila euro, prima parte del finanziamento completo che supera 1,6 milioni di euro. La vicenda risale a quest'estate. Ma le polemiche si sono susseguite solo ad inizio dicembre. Quando fece scalpore il finanziamento erogato dall'Asp catanese, molto vicina al governatore Lombardo, all'azienda "di famiglia" del senatore Finocchiaro. Ma dalla relazione degli ispettori di Russo, emergerebbero dettagli "inquietanti" su tutta la vicenda, iniziata nel 2007. Vicende di cui non era nemmeno a conoscenza l'assessore alla Salute di allora, oggi rettore dell'università di Palermo, Roberto Lagalla, con procedure di assegnazione dei fondi sospette ed a tempo di record. "Se per i tecnici ci sono delle irregolarità - dice Pippo Laccotto, presidente della commissione Sanità - è giusto tenerne conto. Ora è necessario riunirci per decidere cosa fare". Secco il commento di Antonello Cracolici, capogruppo del Pd: "Chi ha sbagliato deve pagare".
Ma questo non sembra essere il caso. Per Russo, adesso, è tempo di indagare immediatamente e revocare l'atto per tutelare l'amministrazione. Quasi sicuramente l'appalto e la convenzione saranno cancellati, E saranno da rifare le procedure di affido di lavori per il Pta di Giarre.
Verrà anche ritirato l'anticipo di 350 mila euro, prima parte del finanziamento completo che supera 1,6 milioni di euro. La vicenda risale a quest'estate. Ma le polemiche si sono susseguite solo ad inizio dicembre. Quando fece scalpore il finanziamento erogato dall'Asp catanese, molto vicina al governatore Lombardo, all'azienda "di famiglia" del senatore Finocchiaro. Ma dalla relazione degli ispettori di Russo, emergerebbero dettagli "inquietanti" su tutta la vicenda, iniziata nel 2007. Vicende di cui non era nemmeno a conoscenza l'assessore alla Salute di allora, oggi rettore dell'università di Palermo, Roberto Lagalla, con procedure di assegnazione dei fondi sospette ed a tempo di record. "Se per i tecnici ci sono delle irregolarità - dice Pippo Laccotto, presidente della commissione Sanità - è giusto tenerne conto. Ora è necessario riunirci per decidere cosa fare". Secco il commento di Antonello Cracolici, capogruppo del Pd: "Chi ha sbagliato deve pagare".
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