Continuano le chiusure delle postazioni del 118 nella provincia di Agrigento. Dopo Favara adesso, è il turno di Porto Empedocle che ha dovuto chiudere per cedere in prestito l’autoambulanza ad altra città.
”Siamo fortemente contrariati ed amareggiati – afferma Antonio Cutugno Coordinatore Comparto Sanità FP CGIL – questa è una situazione grave che bisogna fermare. Non si possono lasciare sguarniti territori così complessi e soprattutto così lontani dall’Ospedale. Voglio ricordare – continua Cutugno – che il più vicino posto di Pronto Soccorso è ad Agrigento, e dista circa 25 Km da Porto Empedocle, con un tempo di percorrenza stimato intorno ai 30 minuti”.
La critica della FP CGIL continua denunciando “che la SEUS, società che gestisce il servizio dell’emergenza sanitaria in Sicilia, è in serie difficoltà nella gestione del servizio complessivamente. Come se non bastasse, agli operatori delle postazioni chiuse, loro malgrado, gli viene attribuito un debito orario pari ad ogni turno di servizio non espletato con enormi disaggi, e non corrisponde al vero, quindi, che vengono pagati lo stesso anche se non lavorano”. Infine, il sindacalista annuncia “ chiederemo spiegazioni per queste pericolose chiusure ai vertici della società SEUS, ed all’Assessore alla Sanità M. Russo”.
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