PALERMO - Un bambino brucia un foglio di carta e appicca il fuoco in casa. E quello che per lui sembrava un gioco si trasforma in tragedia. E' morto così a Palermo, a causa delle ustioni su tutto il corpo il piccolo Ivan Viviani, di sei anni. Nello stesso giorno in cui è spirata la bambina di origine tunisina di 11 anni che il 23 settembre scorso era pure lei rimasta ustionata mentre giocava a Mazara del Vallo con la sorellina di 9 anni e le cugine con una bottiglia di alcool denaturato e un accendino che sarebbe servito per accendere una candela profumata. Una dinamica simile a quella che è costata la vita al piccolo Ivan che mentre era da solo in cucina e giocando anche lui con un accendino ha incendiato un foglio di carta, poi spaventato, lo ha lanciato verso alcuni mobili ed elettrodomestici provocando il rogo. Successivamente terrorizzato dalle fiamme che hanno avvolto l'appartamento è scappato rifugiandosi in un soppalco in legno da dove è stato impossibile salvarlo.
E' questa la prima ricostruzione sulle cause dell'incendio che ha distrutto un appartamento e portato al decesso del bimbo che abitava con i genitori, un fratello di 12 anni e una sorellina di appena tre mesi, in via Casamicciola, nella borgata periferica di Passo di Rigano. Gli altri familiari sono rimasti soltanto intossicati dal fumo. Per spegnere le fiamme sono intervenuti i vigili del fuoco. Le indagini sono condotte dalla polizia. E' stata aperta un'inchiesta dalla magistratura e disposta l'autopsia sul corpo del bambino. Il piccolo è stato condotto con un'autoambulanza del 118 al pronto soccorso dell'ospedale Civico, dove è deceduto subito dopo il suo arrivo. I genitori sono riusciti a salvare soltanto due dei loro tre figli. In seguito sono stati presi dal panico e hanno avuto un malore. Quando sono arrivati i vigili del fuoco, il bimbo era gravemente ustionato ma ancora in vita.
E' stato subito "intubato" e trasportato nel nosocomio, ma per lui non c'é stato nulla da fare. Il padre e la madre del piccolo Ivan sono stati sottoposti al trattamento della camera iperbarica nel reparto dell'Ospedale Civico per disintossicarsi dalle esalazioni di fumo. Gli altri loro due figli sono stati visitati al pronto soccorso dell'ospedale Casa del Sole. Sono entrambi in buone condizioni di salute. La famiglia abitava in una palazzina a due piani che stamane i vigili del fuoco hanno evacuato per precauzione. Sulla parte superiore del portone, annerito dalla fiamme, è rimasto un fiocco rosa appeso in occasione della nascita della neonata scampata all'incendio. Accanto all'ingresso c'é anche una bombola di gas per cucina, che i pompieri hanno portato fuori dalla casa per evitare che scoppiasse.
A dare l'allarme sono stati i vicini che hanno visto il fumo uscire dalle finestre e hanno chiamato i pompieri. "Abbiamo anche sentito urlare - racconta una signora che abita lì accanto - sembrava il finimondo". L'undicenne deceduta invece nell'ospedale dei bambini di Palermo, dove era stata trasferita con la sorella subito dopo le prime cure prestate loro all'ospedale mazarese 'Abele Ajello', era da giorni in coma farmacologico e durante l'ennesima crisi cardiorespiratoria che l'ha colta è stata portata in rianimazione dove è deceduta. La salma è stata già restituita ai genitori, il padre è marittimo e la madre casalinga. Migliorano, intanto, le condizioni di salute della sorellina di 9 anni con ustioni al volto, al torace e alle braccia.
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