DENUNCIA A CATANIA
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DENUNCIA A CATANIA
CATANIA - I familiari di un cingalese di 47 anni morto ieri all'ospedale Garibaldi di Catania hanno presentato una denuncia alla polizia sul decesso del loro congiunto, Basilio Kuranage che, secondo l'esposto, sarebbe stato visitato quattro ore dopo il suo arrivo al Pronto soccorso per un infarto al miocardio. Per i familiari una visita in tempi più brevi avrebbe potuto salvargli la vita.
Dopo avere presentato una denuncia verbale ieri sera al posto di polizia dell'ospedale Garibaldi, questa mattina il genero di Basilio Kuranage ha formalizzato l'esposto al Commissario «Centrale». Una fonte della Cgil sanità, contattata sull'argomento, sottolinea che probabilmente nella vicenda «non hanno colpe nè i medici nè gli infermierima c'è un grande problema di organico che nessuno affronta, in quanto negli ospedali di Catania medici e infermieri sono sottoposti a turni pazzeschi. Probabilmente l'obiettivo è quello di smantellare la sanità pubblica con l'effetto che poi ci vanno di mezzo i poveretti: quelli che non si possono permettere medici a pagamento».
Secondo fonti mediche, l'uomo era stato già visitato e gli era stata diagnosticata una patologia cardiaca e sottoposto a trombolisi, la somministrazione di farmaci per evitare le formazione di trombi nel sistema sanguigno. Il paziente è deceduto 20-30 minuti dopo la cura.
Sulla vicenda la Procura ha aperto una inchiesta, come atto dovuto, nel registro degli indagati quattro persone: un medico e tre infermieri. Il provvedimento è propedeutico all'esecuzione dell'autopsia che sarà eseguita la prossima settimana. Sulla morte del paziente ha avviato un indagine il direttore generale dell'azienda ospedaliera, Angelo Pellicanò.
Dopo avere presentato una denuncia verbale ieri sera al posto di polizia dell'ospedale Garibaldi, questa mattina il genero di Basilio Kuranage ha formalizzato l'esposto al Commissario «Centrale». Una fonte della Cgil sanità, contattata sull'argomento, sottolinea che probabilmente nella vicenda «non hanno colpe nè i medici nè gli infermierima c'è un grande problema di organico che nessuno affronta, in quanto negli ospedali di Catania medici e infermieri sono sottoposti a turni pazzeschi. Probabilmente l'obiettivo è quello di smantellare la sanità pubblica con l'effetto che poi ci vanno di mezzo i poveretti: quelli che non si possono permettere medici a pagamento».
Secondo fonti mediche, l'uomo era stato già visitato e gli era stata diagnosticata una patologia cardiaca e sottoposto a trombolisi, la somministrazione di farmaci per evitare le formazione di trombi nel sistema sanguigno. Il paziente è deceduto 20-30 minuti dopo la cura.
Sulla vicenda la Procura ha aperto una inchiesta, come atto dovuto, nel registro degli indagati quattro persone: un medico e tre infermieri. Il provvedimento è propedeutico all'esecuzione dell'autopsia che sarà eseguita la prossima settimana. Sulla morte del paziente ha avviato un indagine il direttore generale dell'azienda ospedaliera, Angelo Pellicanò.
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