Un uomo ha avuto sabato scorso un mancamento appena fuori il nosocomio di Marsala, il "Paolo Borsellino", ma dal vicino pronto soccorso gli hanno fatto
sapere che solo il 118 poteva soccorrerlo. L'uomo si è accasciato a terra appena superata la porta a vetri dell'ospedale. A.C., di 49 anni, era stato operato nei giorni scorsi a tibia e perone, ed era andato in ospedale per una visita di controllo. Uscendo, ha avuto il malore. E' stato soccorso da un'infermiera e un ausiliario, che hanno invano chiesto al pronto soccorso di intervenire, ma gli è stato risposto che dall'area di emergenza non poteva spostarsi nessuno, e che pur essendo all'interno dell'ospedale avrebbero dovuto chiamare il 118.L'ambulanza è dovuta così giungere da una distanza di 15 chilometri verso l'ospedale, a sirene spiegate, e portare di corsa il paziente....all'interno dello stesso ospedale. Cinquanta metri. 45 minuti. Alla fine nulla di grave per l'uomo, ma resta il paradosso che dall'interno dell'area di emergenza nessuno si sarebbe potuto muovere.A raccontare il fatto sono stati alcuni testimoni. La replica dell'Asp: «i fatti non si sono proprio svolti in questo modo».
«In effetti - dicono- dal pronto soccorso al momento della richiesta non c'era nessuno che poteva spostarsi, quando questo è stato possibile farlo, e non è passato molto tempo, si sono premurati ad arrivare due soccorritori con una barella. Mai è stato detto di chiamare il 118, qualcuno lo avrà fatto di spontanea volontà. Si rassicura poi che le condizioni del paziente sin dal primo istante mai sono stati gravi".
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