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CITTADINANZATTIVA. Dal '97 Sicilia seconda per sovraspesa in Italia. Russo: il trend è cambiato.
PALERMO - Se non si limiterà la spesa sanitaria in Sicilia, nel 2015 e nel 2050 il deficit potrebbe raggiungere livelli preoccupanti. La proiezione del disavanzo è stata calcolata grazie ad uno studio che ha messo in relazione la spesa sanitaria pubblica di ogni cittadino con le variabili socio-economiche dell'Isola, dal reddito all'istruzione.
Dall'analisi è emerso pure che la Sicilia, dal 1997 al 2006, è stata la seconda Regione d'Italia per sovraspesa sanitaria, preceduta solo dalla Campania. Secondo lo studio dell'associazione Cittadinanzattiva, la regione ha fatto registrare un livello di sovraspesa pari al 24,7 per cento, preceduta solo dalla Campania con più 32 per cento e subito seguita dalla Puglia (+23%). Per l'assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, «i dati testimoniano il disastro che abbiamo ereditato. Le statistiche degli ultimi due anni darebbero dati ben diversi». Domattina a Palermo, presso Palazzo dei Normanni, il direttore del Cerm, Fabio Pammolli, illustrerà i dati emersi dallo studio.
Dall'analisi è emerso pure che la Sicilia, dal 1997 al 2006, è stata la seconda Regione d'Italia per sovraspesa sanitaria, preceduta solo dalla Campania. Secondo lo studio dell'associazione Cittadinanzattiva, la regione ha fatto registrare un livello di sovraspesa pari al 24,7 per cento, preceduta solo dalla Campania con più 32 per cento e subito seguita dalla Puglia (+23%). Per l'assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, «i dati testimoniano il disastro che abbiamo ereditato. Le statistiche degli ultimi due anni darebbero dati ben diversi». Domattina a Palermo, presso Palazzo dei Normanni, il direttore del Cerm, Fabio Pammolli, illustrerà i dati emersi dallo studio.


















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