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INTERROGAZIONE. Maira: mansioni non rispettate. Romano: basta sprechi.
I primi trasferimenti di dipendenti scatenano nuove polemiche sulla Seus, la società consortile che gestirà il servizio del 118 in Sicilia. L'Udc: contratti irregolari. La replica: basta sprechi.
È bastato il trasferimento di 20 dipendenti su 3.300 per scatenare nuove polemiche sulla Seus, la società consortile che gestirà il servizio del 118 in Sicilia. Il nuovo soggetto, partecipato dalla Regione e della aziende sanitarie provinciali, ha preso l'impegno, pur senza alcun obbligo, di farsi carico dei dipendenti della Sise, la società cui è succeduta. I primi a transitare sono stati gli amministrativi. Dal 20 giugno toccherà agli autisti soccorritori ed entro luglio il nuovo soggetto entrerà nel pieno delle funzioni.
Ma per il partito dell'Udc «il passaggio dei lavoratori sta avvenendo con pesanti disparità di trattamento economico». In un'interrogazione parlamentare sottoscritta da otto deputati, lo scudocrociato sostiene che «nella maggior parte dei casi non vengono rispettate qualifiche e mansioni svolte in precedenza dallo stesso personale». Secondo il capogruppo all'Ars, Rudy Maira, «nel transito alla Seus gli stipendi sono stati spesso aumentati o diminuiti in modo del tutto arbitrario». Per i deputati centristi «taluni hanno dovuto sottoscrivere un contratto monco della parte inerente la mansione da svolgere».
Secca la replica del direttore generale della società consortile, Marco Romano: «La Seus è una società ex novo, che ha una nuova pianta organica e che ha consentito di evitare sprechi e che punta alla massima efficenza». In sostanza, i 20 amministrativi sono stati riassunti con un diverso inquadramento che non tiene conto dello scatto di anzianità, penalizzandoli di un centinaio di euro. «Ma è un sacrificio di minore entità rispetto allo sforzo degli autisti soccorritori - spiega Romano - a loro abbiamo chiesto semplicemente di rimettersi in gioco e in un secondo momento riceveranno nuovi incarichi tramite procedure di selezione interne».
I parlamentari dell'Udc parlano pure di «spreco di risorse pubbliche per il pagamento di un'indennità da direttore generale a Marco Romano, pur operando per diverso tempo in assenza di impresa». Il direttore respinge al mittente ogni accusa: «La Seus è in fase di avvio ed è stata costruita puntando sulla formazione, sulla riqualificazione, sulla riorganizzazione che ha permesso un notevole risparmio di risorse. È stato un lavoro duro ma che ha prodotto risultati. Tra l'altro abbiamo previsto di ridurre da 14 a quattro o cinque i dirigenti delle fasce più alte. Forse questo è un motivo di irritazione. I padrini non vengano a cercare garanzie per la nuova stagione».
Ma per il partito dell'Udc «il passaggio dei lavoratori sta avvenendo con pesanti disparità di trattamento economico». In un'interrogazione parlamentare sottoscritta da otto deputati, lo scudocrociato sostiene che «nella maggior parte dei casi non vengono rispettate qualifiche e mansioni svolte in precedenza dallo stesso personale». Secondo il capogruppo all'Ars, Rudy Maira, «nel transito alla Seus gli stipendi sono stati spesso aumentati o diminuiti in modo del tutto arbitrario». Per i deputati centristi «taluni hanno dovuto sottoscrivere un contratto monco della parte inerente la mansione da svolgere».
Secca la replica del direttore generale della società consortile, Marco Romano: «La Seus è una società ex novo, che ha una nuova pianta organica e che ha consentito di evitare sprechi e che punta alla massima efficenza». In sostanza, i 20 amministrativi sono stati riassunti con un diverso inquadramento che non tiene conto dello scatto di anzianità, penalizzandoli di un centinaio di euro. «Ma è un sacrificio di minore entità rispetto allo sforzo degli autisti soccorritori - spiega Romano - a loro abbiamo chiesto semplicemente di rimettersi in gioco e in un secondo momento riceveranno nuovi incarichi tramite procedure di selezione interne».
I parlamentari dell'Udc parlano pure di «spreco di risorse pubbliche per il pagamento di un'indennità da direttore generale a Marco Romano, pur operando per diverso tempo in assenza di impresa». Il direttore respinge al mittente ogni accusa: «La Seus è in fase di avvio ed è stata costruita puntando sulla formazione, sulla riqualificazione, sulla riorganizzazione che ha permesso un notevole risparmio di risorse. È stato un lavoro duro ma che ha prodotto risultati. Tra l'altro abbiamo previsto di ridurre da 14 a quattro o cinque i dirigenti delle fasce più alte. Forse questo è un motivo di irritazione. I padrini non vengano a cercare garanzie per la nuova stagione».


















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