ATTUALITÀ 19 Maggio 2010 @ 11:05
Il presidente del Consiglio provinciale di Siracusa, Michele Mangiafico, ha scritto una nota al direttore generale dell’Asp, Franco Maniscalco, chiedendo il ripristino del servizio del “118” nel Centro storico di Ortigia.
“Carissimo direttore, gli onori della cronaca siracusana – scrive Mangiafico - sono dedicati questa settimana alla visita in città, tra promesse per il futuro e aspettative disattese, dell’assessore regionale alla sanità Massimo Russo".
“Colgo l’occasione – continua il presidente del Consiglio - per riprendere il lungo solco scavato in questi mesi da migliaia di cittadini siracusani relativamente al ripristino della postazione SUES 118 di Siracusa in Ortigia che nel mese di luglio fu oggetto di una petizione popolare che raccolse in soli cinque giorni 5.120 firme e successivamente di un incontro con Sua Eccellenza il Prefetto. La richiesta, che nasceva dalla soppressione del servizio a seguito proprio del decreto Russo del 15 giugno 2009, è stata poi inviata dalla circoscrizione Ortigia alle autorità regionali e per conoscenza agli enti locali del territorio, compresa la Provincia Regionale di Siracusa. Colgo l’occasione per ribadire l’assurdità della chiusura in un centro storico tra i più noti a livello mondiale del servizio notturno di ambulanza che, quando era attivo, faceva registrare nel corso dell’anno migliaia di interventi (ultimo dato, 1.515 per l’esattezza) al pari degli altri situati in città. Dopo la chiusura delle guardie mediche turistiche, si è trattato per tutta la cittadinanza siracusana dell’ennesima beffa, a fronte dell’evidenza sottolineata dalla stampa locale a più riprese dell’insufficienza del numero di ambulanze operanti nel comune capoluogo. Per queste ragioni, la visita dell’assessore regionale, all’indomani di interventi amministrativi che hanno soppresso o ridotto servizi all’ammalato, portando con sé – a leggere quanto riferito dalla stampa locale – l’orizzonte della futura realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa, rischia di tradursi in un’occasione mancata, che può aggravare la distanza già creatasi con le migliaia di persone che nel luglio 2009 chiesero a gran voce il ripristino del servizio notturno del 118 nel centro storico. Potranno questi cittadini giudicare credibile una politica che annuncia un nuovo ospedale domani quando oggi da oltre un anno per le esigenze di cassa descritte nel decreto del giugno 2009 la stessa politica non è stata capace neanche di ripristinare questo “molto più semplice” servizio di emergenza?".
“Le chiedo di farsi latore di questa necessità – conclude il presidente Mangiafico - che sembra essere caduta nel dimenticatoio, per trasmettere l’idea, attraverso un cambio di rotta che sappia guardare al cittadino come fine ultimo e alle risorse economiche come strumento per raggiungerlo e non il contrario, che la politica regionale sanitaria voglia ascoltare e risolvere le istanze rappresentate dal territorio, peraltro con iniziative dirette come quella sopra descritta e in questi giorni alle istituzioni locali non a caso significativamente reiterata”.
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