il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

domenica 16 maggio 2010

La notizia è emersa nel corso del convegno «Quale ospedale per Lipari». È stata comunque ribadita la necessità di mantenere separati i reparti. LIPARI - «I due reparti di medicina e chirurgia dell'ospedale non saranno smantellati, ma chiediamo di più. Vogliamo che anche pediatria e ostetricia-ginecologia siano autonomi con locali e non siano accorpati». Nella maggiore isola delle Eolie, nel corso del convegno «Quale ospedale per Lipari» lo hanno detto anche a voce alta il presidente del Rotary Club Emanuele Carnevale che ha organizzato i lavori, Salvatore De Gregorio, presidente dell'associazione Anspi (sanitari delle piccole isole). I medici Patrizia Girone, Mario Paino e Giuseppe Mobilia, l'avvocato Alfio Ziino, il sindaco Mariano Bruno, consiglieri comunali di maggiorama e di minoranza. Sono intervenuti Francesco Nicotra dell'Agenzia per i servizi sanitari che per conto dei ministero e della Regione si è occupato dello studio per «far quadrare i conti negli ospedali delle isole minori siciliane», Lia Mulè, funzionario dell'assessorato regionale alla sanità, i deputati regionali Giuseppe Laccoto e Francesco Calanducci, presidente e componente della commissione sanità. I due funzionari sono stati «spediti» alle Eolie, dopo che nei giorni scorsi il sindaco Bruno si era recato a Roma per manifestare tutto il «malessere» della popolazione isolana, al ministro della Salute Ferruccio Fazio, sulle intenzioni della Regione di «ridurre l'ospedale a un pronto soccorso». Il ministro Fazio si è subito calato nella realtà specifica delle piccole isole e ha riferito al direttore generale dell'Asp Salvatore Giuffrida che «per questi territori non bisogna fare conti. È una realtà particolare e i servizi essenziali, come quelli della salute, dovranno essere garantiti». Il direttore Giuffrida nella giornata di venerdì ha sottoscritto l'atto aziendale e martedì toccherà all'assessore Russo firmare il nuovo decreto. Ma gli eoliani sono decisi a continuare a «battagliare». L'ingegnere Carnevale lo ha ribadito a chiare lettere: «Come si può pensare di accorpare pediatria a medicina e chirurgia a ostetricia? Ovvero un bambino con un anziano. Noi vogliamo un ospedale adeguato e in grado di soddisfare quelle che sono le esigenze della popolazione che ha deciso di vivere in queste isole e già per questo lo Statp dovrebbe pagare i cittadini che non sono andati in Australia. Qui c'è anche un rischio vulcanico. Il nostro è pure un presidio di protezione civile e poi non si dimentichi che siamo una delle più prestigiose località turistiche internazionali e i vacanzieri che vengono a trovarci pretendono giustamente garanzie anche per la sanità... Nelle Eolie si è molto "battagliato" negli ultimi mesi per "salvare" l'ospedale. E' anche sorto il comitato, presieduto dalla professoressa Caterina Conti, sempre in prima linea anche negli anni 70, ai tempi dei presunti mafiosi destinati a Filicudi e poi «cacciati» a furor di popolo. «Siamo pronti a ricominiciare a protestare - ha commentato la professoressa Conti - perchè l'ospedale non si può e non si deve toccare». Il dottor Paino, per i risultati già raggiunti ha anche ringraziato la commissione regionale alla sanità e in particolare il presidente Laccoto che è stato sensibile a recepire subito le istanze degli eoliani. «Ma -ha aggiunto - bisogna fare ancora di più». ----------------------------- Arrivo in elicottero per i funzionari I funzionari del ministero della Salute e della Regione si sono resi conto cosa significa vivere alle Eolie. Per partecipare al convegno sull'«Ospedale da salvare», da Milazzo alle 10 hanno potuto raggiungere lipari grazie all'elicottero dell'Air Panarea di Lorenzo Vielmo che è stato l'unico mezzo che a quell'ora per il mare in tempesta permetteva di raggiungere le isole. Eolie difatti nuovamente isolate dal mondo. Stavolta di mezzo si è messa una forte ponentata che da l'altro ieri notte soffia impetuosa sulle sette isole. 16.05.2010 Bartolino Leone Torna alla pagina iniziale Visualizza tutta la rassegna stampa


Giornale di Sicilia - 16.05.2010
Ed. del 16.05.2010 - Messina - pag. 34
Bartolino Leone

Il direttore Giuffrida venerdì ha sottoscritto l'atto aziendale. Martedì toccherà all'assessore Russo firmare il decreto.La notizia è emersa nel corso del convegno «Quale ospedale per Lipari». È stata comunque ribadita la necessità di mantenere separati i reparti.
LIPARI - «I due reparti di medicina e chirurgia dell'ospedale non saranno smantellati, ma chiediamo di più. Vogliamo che anche pediatria e ostetricia-ginecologia siano autonomi con locali e non siano accorpati». Nella maggiore isola delle Eolie, nel corso del convegno «Quale ospedale per Lipari» lo hanno detto anche a voce alta il presidente del Rotary Club Emanuele Carnevale che ha organizzato i lavori, Salvatore De Gregorio, presidente dell'associazione Anspi (sanitari delle piccole isole). I medici Patrizia Girone, Mario Paino e Giuseppe Mobilia, l'avvocato Alfio Ziino, il sindaco Mariano Bruno, consiglieri comunali di maggiorama e di minoranza. Sono intervenuti Francesco Nicotra dell'Agenzia per i servizi sanitari che per conto dei ministero e della Regione si è occupato dello studio per «far quadrare i conti negli ospedali delle isole minori siciliane», Lia Mulè, funzionario dell'assessorato regionale alla sanità, i deputati regionali Giuseppe Laccoto e Francesco Calanducci, presidente e componente della commissione sanità. I due funzionari sono stati «spediti» alle Eolie, dopo che nei giorni scorsi il sindaco Bruno si era recato a Roma per manifestare tutto il «malessere» della popolazione isolana, al ministro della Salute Ferruccio Fazio, sulle intenzioni della Regione di «ridurre l'ospedale a un pronto soccorso». Il ministro Fazio si è subito calato nella realtà specifica delle piccole isole e ha riferito al direttore generale dell'Asp Salvatore Giuffrida che «per questi territori non bisogna fare conti. È una realtà particolare e i servizi essenziali, come quelli della salute, dovranno essere garantiti». Il direttore Giuffrida nella giornata di venerdì ha sottoscritto l'atto aziendale e martedì toccherà all'assessore Russo firmare il nuovo decreto. Ma gli eoliani sono decisi a continuare a «battagliare».
L'ingegnere Carnevale lo ha ribadito a chiare lettere: «Come si può pensare di accorpare pediatria a medicina e chirurgia a ostetricia? Ovvero un bambino con un anziano. Noi vogliamo un ospedale adeguato e in grado di soddisfare quelle che sono le esigenze della popolazione che ha deciso di vivere in queste isole e già per questo lo Statp dovrebbe pagare i cittadini che non sono andati in Australia. Qui c'è anche un rischio vulcanico.
Il nostro è pure un presidio di protezione civile e poi non si dimentichi che siamo una delle più prestigiose località turistiche internazionali e i vacanzieri che vengono a trovarci pretendono giustamente garanzie anche per la sanità... Nelle Eolie si è molto "battagliato" negli ultimi mesi per "salvare" l'ospedale. E' anche sorto il comitato, presieduto dalla professoressa Caterina Conti, sempre in prima linea anche negli anni 70, ai tempi dei presunti mafiosi destinati a Filicudi e poi «cacciati» a furor di popolo. «Siamo pronti a ricominiciare a protestare - ha commentato la professoressa Conti - perchè l'ospedale non si può e non si deve toccare».
Il dottor Paino, per i risultati già raggiunti ha anche ringraziato la commissione regionale alla sanità e in particolare il presidente Laccoto che è stato sensibile a recepire subito le istanze degli eoliani. «Ma -ha aggiunto - bisogna fare ancora di più».
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Arrivo in elicottero per i funzionari
I funzionari del ministero della Salute e della Regione si sono resi conto cosa significa vivere alle Eolie. Per partecipare al convegno sull'«Ospedale da salvare», da Milazzo alle 10 hanno potuto raggiungere lipari grazie all'elicottero dell'Air Panarea di Lorenzo Vielmo che è stato l'unico mezzo che a quell'ora per il mare in tempesta permetteva di raggiungere le isole. Eolie difatti nuovamente isolate dal mondo. Stavolta di mezzo si è messa una forte ponentata che da l'altro ieri notte soffia impetuosa sulle sette isole.

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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