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SANITÀ. Gli operatori del 118 non sono disposti a rinunciare agli arretrati. «Non c'è certezza di essere assunti alla Seus».
PALERMO Non finirà molto presto il braccio di ferro tra gli operatori del 118 e l'assessore regionale Massimo Russo. Il motivo? Il trasferimento dei dipendenti dalla Sise, che è stata messa in liquidazione, alla Seus (Sicilia emergenza urgenza sanitaria). Circa trecento operatori si sono affidati a un legale per chiedere di bloccare il passaggio alla nuova società e ottenere il pagamento degli straordinari arretrati: in media si parla di 15 mila euro a persona.
«Ci chiedono di dimetterci dall'attuale società e di rinunciare a tutti i soldi che ci spetterebbero - dice Vittorio Bonura, in rappresentanza degli operatori che hanno fatto ricorso - Di contro, però, non abbiamo certezze sul nostro futuro. Solo un impegno dell'assessore». Russo, in realtà, ha garantito il posto di lavoro: «Sarebbero necessari circa 38 milioni per pagare tutti gli straordinari arretrati - si legge in una nota dell'assessorato - Soldi che la Regione non ha». Per questo è stata pensata una soluzione alternativa: un bonus di ottocento euro a dipendente per saldare i debiti passati e la garanzia del posto di lavoro con un contratto a tempo pieno di 36 ore. Tutti d'accordo? In tanti hanno già firmato la transazione. Altri si stanno opponendo. Secondo gli operatori che hanno fano ricorso sarà impossibile assumere gli oltre 3300 dipendenti attuali, perché servirebbe un budget di circa 90 milioni. «E' la graduatoria regionale - spiega Bpnura - ormai non serve più a nulla». Il passaggio dalla Si se alla Seus è sicuramente complicato. Ma è «l'unica soluzione possibile allo stato attuale», come confermano dall' assessorato, ed è stata anche avallata dai sindacati. «Nessuno di loro - dice Bonura - ha mai chiesto il nostro parere». Intanto le procedure burocratiche per il passaggio dei dipendenti alla nuova società procedono in sei province siciliane. E secondo le stime dell'assessore Russo, la quasi totalità avrebbe già firmato il passaggio. «Il pagamento degli straordinari è irrinunciabile nel diritto del lavoro - dice l'avvocato Alfonso Marsala che sta seguendo la vicenda - Noi andiamo avanti per vederci chiaro. E per tutelare i lavoratori». Intanto la prima udienza, che era stata fissata lo scorso 17 marzo, è stata spostata a data da destinarsi per l'assenza del Giudice.
«Ci chiedono di dimetterci dall'attuale società e di rinunciare a tutti i soldi che ci spetterebbero - dice Vittorio Bonura, in rappresentanza degli operatori che hanno fatto ricorso - Di contro, però, non abbiamo certezze sul nostro futuro. Solo un impegno dell'assessore». Russo, in realtà, ha garantito il posto di lavoro: «Sarebbero necessari circa 38 milioni per pagare tutti gli straordinari arretrati - si legge in una nota dell'assessorato - Soldi che la Regione non ha». Per questo è stata pensata una soluzione alternativa: un bonus di ottocento euro a dipendente per saldare i debiti passati e la garanzia del posto di lavoro con un contratto a tempo pieno di 36 ore. Tutti d'accordo? In tanti hanno già firmato la transazione. Altri si stanno opponendo. Secondo gli operatori che hanno fano ricorso sarà impossibile assumere gli oltre 3300 dipendenti attuali, perché servirebbe un budget di circa 90 milioni. «E' la graduatoria regionale - spiega Bpnura - ormai non serve più a nulla». Il passaggio dalla Si se alla Seus è sicuramente complicato. Ma è «l'unica soluzione possibile allo stato attuale», come confermano dall' assessorato, ed è stata anche avallata dai sindacati. «Nessuno di loro - dice Bonura - ha mai chiesto il nostro parere». Intanto le procedure burocratiche per il passaggio dei dipendenti alla nuova società procedono in sei province siciliane. E secondo le stime dell'assessore Russo, la quasi totalità avrebbe già firmato il passaggio. «Il pagamento degli straordinari è irrinunciabile nel diritto del lavoro - dice l'avvocato Alfonso Marsala che sta seguendo la vicenda - Noi andiamo avanti per vederci chiaro. E per tutelare i lavoratori». Intanto la prima udienza, che era stata fissata lo scorso 17 marzo, è stata spostata a data da destinarsi per l'assenza del Giudice.
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