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Snami, da Brunetta fantasiose affermazioni su certificato online
Roma, 19 apr. (Adnkronos Salute) - Affermazioni «incaute e fantasiose» sui problemi denunciati dai medici rispetto ai certificato online. Bolla così Angelo Testa, presidente nazionale del Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami), la risposta - di qualche giorno fa - del portavoce del ministro Renato Brunetta, Vittorio Pezzuto alle critiche di Snami e Smi sulle nuove modalità di trasmissione delle certificazioni di malattia, considerate dalle due sigle un'imposizione ai camici bianchi.
«Vorremmo sapere - dice Testa - con chi e quando è stata concordata la trasmissione elettronica all'Inps? Quando sono stati affrontati tutti i problemi e addirittura, risolti? Mi sembra giusto che a tali affermazioni, seguano le giuste assunzioni di responsabilità». Per quanto riguarda invece le affermazioni sugli incentivi percepiti dai medici di famiglia per informatizzarsi Testa precisa: «E’ possibile dire di tutto, ma da dove salta fuori che il medico percepisce nove euro a paziente come indennità di informatica? Magari fosse vero. Tra l'altro - dice ancora Testa - metterei in evidenza, in barba al dichiarato risparmio dei 500 milioni di euro, per rilasciare copia cartacea dei certificati e dell’avvenuta trasmissione agli aventi diritto, si continuerà a usare la carta, continuando in un comportamento altamente dispendioso ed antiecologico». Ma questo non viene detto «perché saranno i medici a rimetterci anche i costi della carta dei toner».
Inoltre la risposta al rilievo dei due sindacati, secondo i quali molti medici non hanno strumenti adeguati per la trasmissione on line, non convince i medici dello Snami. «E’ veramente grottesca la storia dei call center. Per aiutare il medico anziano o nelle zone del paese dove non sarebbe possibile collegarsi alla rete, che sono moltissime e non pochissime questi call center raccoglierebbero i dati di ciascun certificato di malattia per poi elaborarlo a nome del medico in difficoltà. Sono sconvolto», conclude il presidente dello Snami, che invita a risparmiare piuttosto sulle auto blu e chiede al portavoce Vittorio Pezzuto di smentire quanto affermato.
«Vorremmo sapere - dice Testa - con chi e quando è stata concordata la trasmissione elettronica all'Inps? Quando sono stati affrontati tutti i problemi e addirittura, risolti? Mi sembra giusto che a tali affermazioni, seguano le giuste assunzioni di responsabilità». Per quanto riguarda invece le affermazioni sugli incentivi percepiti dai medici di famiglia per informatizzarsi Testa precisa: «E’ possibile dire di tutto, ma da dove salta fuori che il medico percepisce nove euro a paziente come indennità di informatica? Magari fosse vero. Tra l'altro - dice ancora Testa - metterei in evidenza, in barba al dichiarato risparmio dei 500 milioni di euro, per rilasciare copia cartacea dei certificati e dell’avvenuta trasmissione agli aventi diritto, si continuerà a usare la carta, continuando in un comportamento altamente dispendioso ed antiecologico». Ma questo non viene detto «perché saranno i medici a rimetterci anche i costi della carta dei toner».
Inoltre la risposta al rilievo dei due sindacati, secondo i quali molti medici non hanno strumenti adeguati per la trasmissione on line, non convince i medici dello Snami. «E’ veramente grottesca la storia dei call center. Per aiutare il medico anziano o nelle zone del paese dove non sarebbe possibile collegarsi alla rete, che sono moltissime e non pochissime questi call center raccoglierebbero i dati di ciascun certificato di malattia per poi elaborarlo a nome del medico in difficoltà. Sono sconvolto», conclude il presidente dello Snami, che invita a risparmiare piuttosto sulle auto blu e chiede al portavoce Vittorio Pezzuto di smentire quanto affermato.
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