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Negli scorsi mesi la Regione ha deciso di costituire la Seus per ridurre i costi.
Servizio 118, si procede con la proroga alla Sise
L'assessore Russo invierà una documentazione al ministero. Russo alla Croce rossa: «La soluzione non è rilevare la Sise con tutti i debiti».
PALERMO - Il braccio di ferro tra l'assessore alla sanità Massimo Russo e la Croce Rossa rischia di protrarsi a lungo. Di fatto la Regione ha prorogato (ma non si sa per quanto tempo) la convenzione con la Sise (società della Cri) per la gestione delle ambulanze. Quest'ultima infatti chiede che la proroga duri almeno tre mesi, ma l'assessore chiede tempi più brevi, altrimenti si troverebbe costretto a sborsare altri 10 milioni di euro. L'oggetto della contesa tra Regione e Croce Rossa sono i 3.300 barellieri che dovrebbero transitare dalla Sise al Seus, operazione questa malvista dalla Cri.
Nei giorni scorsi la Regione aveva raggiunto l'intesa con i sindacati sulle assunzioni alla nuova società Seus che prevede una «opportunità occupazionale al personale attualmente occupato a tempo indeterminato alle dipendenze della Sise». Ma il passaggio prevede l'accettazione di una somma una tantum e la contestuale rinuncia a «ogni rivendicazione legata al lavoro prcgresso», e cioè anche agli straordinari reclamati dal personale, che da soli ammontano a 37 milioni di euro. La scelta di costituire una nuova società per la gestione del 118 è stata motivata da Russo in questi mesi con la necessità di chiudere la stagione delle spese fuori controllo per le autoambulanze.
La società Sise Spa invece è in fase di liquidazione e vanterebbe un credito con la Regione Sicilia di circa cento milioni di euro. Un'intesa fra la Croce rossa e la Regione Siciliana dello scorso dicembre aveva fissato al 31 marzo 2010 il termine per il passaggio del servizio alla Seus, costituita dall'amministrazione regionale per sostituire nella gestione del servizio la Cri. Rocca sollecita anche il pagamento delle cifre dovute e riferendosi sia ai crediti sia agli impegni per la Sues non rispettati, Rocca commenta: «Alla data odierna il quadro generale è oggettivamente sconcertante».
L'assessorato alla Salute ila comunque messo a punto i tempi per il trasferimento dei dipendenti: i primi ad essere assunti dalla Seus saranno i soccorritori del bacino di Caltanissetta, mentre gli ultimi a maggio saranno quelli di Palermo. Ma per la Sise «questo programma
è irrealizzabile».
Sulla vicenda si era già pronunciato l'assessore al ramo venerdì scorso: «Documenterò puntualmente la situazione al ministro della Salute Ferruccio Fazio cui compete la vigilanza sulla Cri». Inoltre Russo ha inviato una dettagliata relazione a tutti gli organi competenti, a cominciare dalla commissione Sanità dell' Ars, affinchè si faccia piena chiarezza su come stanno realmente le cose, Russo inoltre si è mostrato inamovibile dalle sue posizioni: «Se la Croce Rossa Italiana pensa che l'unica soluzione possibile sia quella di costringere la Regione siciliana a rilevare la Sise con tutti i suoi debiti frutto di una gestione dissennata su cui la Croce Rossa evidentemente non ha adeguatamente vigilato pur essendo socio unico della stessa - siamo lontanissimi da una possibile soluzione della vertenza. Oltretutto, con una lettera che risale a pochi giorni fa, avevo comunicato al commissario Rocca che sono già in pagamento alcune rilevanti somme, ma solo quelle che fanno parte dei debiti che hanno un fondamento giuridico e sono ampiamente documentabili con regolare fatturazione».
Le posizioni tra Croce Rossa e assessorato regionale alla Salute sono molto distanti anche politicamente, lo dimostra la nomina a commissario regionale Cri di Saverio Ciriminna, ex dirigente generale della Sanità andato via per i rapporti burrascosi proprio con Russo, e che è molto vicino all'ala del Pdl che fa capo al presidente del Senato Renato Schifani.
Intanto sono almeno 862 i soccorritori barellieri in esubero e circa 100 non potranno essere comunque riassunti dalla Regione perché hanno precedenti penali "incompatibili" con una direttiva sui contratti varata dall' assessorato alla Sanità.
Nei giorni scorsi la Regione aveva raggiunto l'intesa con i sindacati sulle assunzioni alla nuova società Seus che prevede una «opportunità occupazionale al personale attualmente occupato a tempo indeterminato alle dipendenze della Sise». Ma il passaggio prevede l'accettazione di una somma una tantum e la contestuale rinuncia a «ogni rivendicazione legata al lavoro prcgresso», e cioè anche agli straordinari reclamati dal personale, che da soli ammontano a 37 milioni di euro. La scelta di costituire una nuova società per la gestione del 118 è stata motivata da Russo in questi mesi con la necessità di chiudere la stagione delle spese fuori controllo per le autoambulanze.
La società Sise Spa invece è in fase di liquidazione e vanterebbe un credito con la Regione Sicilia di circa cento milioni di euro. Un'intesa fra la Croce rossa e la Regione Siciliana dello scorso dicembre aveva fissato al 31 marzo 2010 il termine per il passaggio del servizio alla Seus, costituita dall'amministrazione regionale per sostituire nella gestione del servizio la Cri. Rocca sollecita anche il pagamento delle cifre dovute e riferendosi sia ai crediti sia agli impegni per la Sues non rispettati, Rocca commenta: «Alla data odierna il quadro generale è oggettivamente sconcertante».
L'assessorato alla Salute ila comunque messo a punto i tempi per il trasferimento dei dipendenti: i primi ad essere assunti dalla Seus saranno i soccorritori del bacino di Caltanissetta, mentre gli ultimi a maggio saranno quelli di Palermo. Ma per la Sise «questo programma
è irrealizzabile».
Sulla vicenda si era già pronunciato l'assessore al ramo venerdì scorso: «Documenterò puntualmente la situazione al ministro della Salute Ferruccio Fazio cui compete la vigilanza sulla Cri». Inoltre Russo ha inviato una dettagliata relazione a tutti gli organi competenti, a cominciare dalla commissione Sanità dell' Ars, affinchè si faccia piena chiarezza su come stanno realmente le cose, Russo inoltre si è mostrato inamovibile dalle sue posizioni: «Se la Croce Rossa Italiana pensa che l'unica soluzione possibile sia quella di costringere la Regione siciliana a rilevare la Sise con tutti i suoi debiti frutto di una gestione dissennata su cui la Croce Rossa evidentemente non ha adeguatamente vigilato pur essendo socio unico della stessa - siamo lontanissimi da una possibile soluzione della vertenza. Oltretutto, con una lettera che risale a pochi giorni fa, avevo comunicato al commissario Rocca che sono già in pagamento alcune rilevanti somme, ma solo quelle che fanno parte dei debiti che hanno un fondamento giuridico e sono ampiamente documentabili con regolare fatturazione».
Le posizioni tra Croce Rossa e assessorato regionale alla Salute sono molto distanti anche politicamente, lo dimostra la nomina a commissario regionale Cri di Saverio Ciriminna, ex dirigente generale della Sanità andato via per i rapporti burrascosi proprio con Russo, e che è molto vicino all'ala del Pdl che fa capo al presidente del Senato Renato Schifani.
Intanto sono almeno 862 i soccorritori barellieri in esubero e circa 100 non potranno essere comunque riassunti dalla Regione perché hanno precedenti penali "incompatibili" con una direttiva sui contratti varata dall' assessorato alla Sanità.
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