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FINANZIARIA ALL'ARS. Il governo tende una mano al Pd che con De Benedictis annuncia emendamenti nello stesso senso.
Sanità, l'assessore Russo vuole ridurre i ticket sugli accertamenti diagnostici
I tagli dovrebbero scattare nel 2011. L'assessore ha fatto l'annuncio a Caltanissetta, dove è ospite al convegno della corrente Innovazioni (l'area del Pd più vicina al governo).
PALERMO. Un emendamento alla Finanziaria per ridurre, ma dal 2011, i ticket sugli esami diagnostici. E l'annuncio di voler abbassare, sempre dall'anno prossimo, le addizionali sull'Irpef e l'Irap elevate alle aliquote massime per coprire il buco della sanità. L'assessore Massimo Russo mette sul tappeto le mosse del governo in vista della Finanziaria che andrà all'Ars fra pochi giorni. E tende una mano al Pd che con Roberto De Benedictis annuncia proprio emendamenti alla manovra per abolire i ticket sanitari.
Russo parla a Caltanissetta, dove è ospite dal convegno di presentazione della corrente Innovazioni (l'area del Pd più vicina al governo): «Ho dato disposizioni ai miei uffici di approntare una norma da inserire nella finanziaria per ridurre, se non eliminare del tutto, con effetti a partire dal 2011, il pagamento del ticket per gli accertamenti diagnostici». Si tratta dei ticket che vengono pagati per qualsiasi tipo di esame che si esegue in ospedale o in laboratori privati: per analisi del sangue o radiagrafie si paga circa 36 euro ma si può arrivare a 70 per controlli più accurati, come quelli che prevedono l'impiego della Tac. Per Russo si tratta di «un odioso balzello per i cittadini, specie quando a pagare sono pazienti con limitate disponibilità economiche. La norma dovrà prevedere forme di controllo nonchè l'obbligo del "quesito diagnostico" e cioè la giustificazione medico-sanitaria di ogni singola prescrizione al fine di verificare il corretto operato sia dei medici che delle strutture che erogano la prestazione».
L'assessore conferma anche la mossa che riguarda le tasse: «Abbiamo già preso l'impegno di ridurre fin dal prossimo anno le inaccettabili maggiorazioni di Irap e lrpef che i siciliani sono chiamati a pagare per finanziare il deficit provocato in passato». Poi passa al capitolo investimenti: «Nel giro di poche settimane cominceremo a spendere la prima parte di quei 100 milioni di fondi europei destinati all'acquisto di apparecchiature di alta tecnologia per potenziare l'offerta sanitaria in tutte le province siciliane». Russo si dice anche pronto a investire quasi un miliardo per la ristrutturazione o l'ampliamento degli ospedali siciliani: «Stiamo programmando, sulla base del reale fabbisogno, un piano di interventi di edilizia sanitaria che contribuirà a cambiare il volto della sanità siciliana realizzando strutture ospedaliere moderne e funzionali, al passo con le esigenze dei tempi. Nel giro di poco tempo spenderemo 890 milioni, disponibili grazie al cosiddetto articolo 20, con i quali costruiremo nuove strutture erimoderneremo quelle esistenti».
Russo approfitta della platea amica per rispondere alle critiche sulla riformache sono piovute anche da tecnici come Ignazio Marino (Pd): «Questi sono i fatti prodotti da questo governo - conclude l'assessore - grazie a una attenta politica di rigore e di sviluppo. Stiamo realizzando, passo dopo passo, una serie di provvedimentì che permetteranno alla Sicilia di raggiungere livelli di qualità pari a quello delle regioni Italiane più virtuose».
Russo parla a Caltanissetta, dove è ospite dal convegno di presentazione della corrente Innovazioni (l'area del Pd più vicina al governo): «Ho dato disposizioni ai miei uffici di approntare una norma da inserire nella finanziaria per ridurre, se non eliminare del tutto, con effetti a partire dal 2011, il pagamento del ticket per gli accertamenti diagnostici». Si tratta dei ticket che vengono pagati per qualsiasi tipo di esame che si esegue in ospedale o in laboratori privati: per analisi del sangue o radiagrafie si paga circa 36 euro ma si può arrivare a 70 per controlli più accurati, come quelli che prevedono l'impiego della Tac. Per Russo si tratta di «un odioso balzello per i cittadini, specie quando a pagare sono pazienti con limitate disponibilità economiche. La norma dovrà prevedere forme di controllo nonchè l'obbligo del "quesito diagnostico" e cioè la giustificazione medico-sanitaria di ogni singola prescrizione al fine di verificare il corretto operato sia dei medici che delle strutture che erogano la prestazione».
L'assessore conferma anche la mossa che riguarda le tasse: «Abbiamo già preso l'impegno di ridurre fin dal prossimo anno le inaccettabili maggiorazioni di Irap e lrpef che i siciliani sono chiamati a pagare per finanziare il deficit provocato in passato». Poi passa al capitolo investimenti: «Nel giro di poche settimane cominceremo a spendere la prima parte di quei 100 milioni di fondi europei destinati all'acquisto di apparecchiature di alta tecnologia per potenziare l'offerta sanitaria in tutte le province siciliane». Russo si dice anche pronto a investire quasi un miliardo per la ristrutturazione o l'ampliamento degli ospedali siciliani: «Stiamo programmando, sulla base del reale fabbisogno, un piano di interventi di edilizia sanitaria che contribuirà a cambiare il volto della sanità siciliana realizzando strutture ospedaliere moderne e funzionali, al passo con le esigenze dei tempi. Nel giro di poco tempo spenderemo 890 milioni, disponibili grazie al cosiddetto articolo 20, con i quali costruiremo nuove strutture erimoderneremo quelle esistenti».
Russo approfitta della platea amica per rispondere alle critiche sulla riformache sono piovute anche da tecnici come Ignazio Marino (Pd): «Questi sono i fatti prodotti da questo governo - conclude l'assessore - grazie a una attenta politica di rigore e di sviluppo. Stiamo realizzando, passo dopo passo, una serie di provvedimentì che permetteranno alla Sicilia di raggiungere livelli di qualità pari a quello delle regioni Italiane più virtuose».
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