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LE REAZIONI. «Il test durerà tre mesi e in questo periodo non cambia nulla».
«Ma non tutti i medici hanno un computer»
PALERMO. La sperimentazione è a livello nazionale, quindi anche la Sicilia è in prima fila come tutte le altre regioni per far partire questa «rivoluzione» in campo sanitario. Nello stesso tavolo tecnico dei due ministeri c'è anche un siciliano: è il presidente dell'Ordine dei Medici di Agrigento, Giuseppe Augello, nonchè componente dell'esecutivo nazionale della Federazione degli Ordini dei Medici.
«La sperimentazione durerà almeno tre mesi - sottolinea Augello -; Proprio l'altro ieri ho partecipato a Roma al tavolo tecnico con i ministri Brunetta e Fazio. Già in questi mesi, di riunioni ce ne sono state ben tre e, adesso, dopo avere fatto alcuni rilievi al decreto legge 150 proposto dal ministero per la Pubblica amministrazione, attendiamo la modifica per poter procedere con l'attivazione in campo nazionale delle certificazione on line. In questo periodo di tre mesi i medici potranno redigere sia certificati ancora con il sistema cartaceo che telematica, in attesa che tutti sia in grado di potere utilizzare il software ed in possesso della tecnologia».
Quindi per il momento non cambierà nulla. Per i prossimi tre mesi ai medici è riconosciuta la possibilità di rilasciare ancora i certificati di malattia cartacei, secondo le modalità attualmente vigenti.
«Al termine del periodo transitorio, pero, - aggiunge Augello - tutti dovranno attrezzarsi con il nuovo sistema per la trasmissione telematica e sarà contestualmente avviato il collaudo generale del sistema. Al termine di quest'ultimo, il sistema sarà considerato a regime e soltanto da quel momento entreranno in vigore le sanzioni per gli inadempienti. Si tratta di sanzioni amministrative e sanzioni disciplinari da parte degli Ordini professionali».
I medici possono anche utilizzare il proprio sistema software per la gestione dei pazienti, opportunamente integrato con le funzionalità necessarie per dialogare con il sistema centrale. Oppure ulteriori canali (ad esempio un cali center telefonico o il proprio telefono cellulare con connessione a Internet) che saranno presto disponibili. Ma non mancano altri disagi. «Non tutte le strutture sono fornite di computer - spiega ancora Giuseppe Augello - ad esempio ci sono guardie mediche che non hanno nemmeno computer e stampanti...».
«La sperimentazione durerà almeno tre mesi - sottolinea Augello -; Proprio l'altro ieri ho partecipato a Roma al tavolo tecnico con i ministri Brunetta e Fazio. Già in questi mesi, di riunioni ce ne sono state ben tre e, adesso, dopo avere fatto alcuni rilievi al decreto legge 150 proposto dal ministero per la Pubblica amministrazione, attendiamo la modifica per poter procedere con l'attivazione in campo nazionale delle certificazione on line. In questo periodo di tre mesi i medici potranno redigere sia certificati ancora con il sistema cartaceo che telematica, in attesa che tutti sia in grado di potere utilizzare il software ed in possesso della tecnologia».
Quindi per il momento non cambierà nulla. Per i prossimi tre mesi ai medici è riconosciuta la possibilità di rilasciare ancora i certificati di malattia cartacei, secondo le modalità attualmente vigenti.
«Al termine del periodo transitorio, pero, - aggiunge Augello - tutti dovranno attrezzarsi con il nuovo sistema per la trasmissione telematica e sarà contestualmente avviato il collaudo generale del sistema. Al termine di quest'ultimo, il sistema sarà considerato a regime e soltanto da quel momento entreranno in vigore le sanzioni per gli inadempienti. Si tratta di sanzioni amministrative e sanzioni disciplinari da parte degli Ordini professionali».
I medici possono anche utilizzare il proprio sistema software per la gestione dei pazienti, opportunamente integrato con le funzionalità necessarie per dialogare con il sistema centrale. Oppure ulteriori canali (ad esempio un cali center telefonico o il proprio telefono cellulare con connessione a Internet) che saranno presto disponibili. Ma non mancano altri disagi. «Non tutte le strutture sono fornite di computer - spiega ancora Giuseppe Augello - ad esempio ci sono guardie mediche che non hanno nemmeno computer e stampanti...».
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