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SANITA'. L'assessore Russo firma le linee guida. Dai prossimi giorni l'interruzione praticabile con ricovero ordinario.
Aborto con la Ru486, gli ospedali si preparano
Le unità operative di Ostetricia e Ginecologia degli ospedali palermitani potranno già cominciarsi ad organizzare per rispodere a quelle pazienti che vorranno sottoporsi all'interruzione volontaria di gravidanza con metodo farmacologico, con l'impiego del farmaco Ru486 (Mifepristone). Com'è noto sarà praticabile in Sicilia solo con il ricovero ordinario fino alla verifica della completa espulsione del feto, che normalmente avviene dopo tre giorni.
Lo ha stabilito l'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, che ha già inviato ai manager delle aziende sanitarie un documento di indirizzo nel quale viene definito il percorso terapeutico per l'interruzione volontaria di gravidanza farmacologica, che sarà effettuata nel rispetto delle procedure fissate dalla legge 194 del 1978. Le linee-guida prevedono anche un foglio informativo da consegnare alla donna al momento della richiesta di interruzione volontaria di gravidanza, il modello di consenso informato e il foglio informativo che sarà consegnato alla paziente al momento delle dimissioni. È stato dunque recepito il parere reso il mese scorso dal Consiglio Superiore di Sanità. Il protocollo prevede che - al momento dell'apertura della cartella clinica di ricovero - sia esaminato e sottoscritto il consenso informato; poi si procederà alla somministrazione per via orale di tre compresse da 200 mg di Mifepristone con attenta osservazione della paziente e il controllo della pressione arteriosa nelle successive tre ore. Il secondo giorno è prevista l'osservazione in reparto. Il terzo giorno sarà somministrato anche un farmaco della classe delle prostaglandine con conseguenti controlli della paziente fino alla espulsione del materiale abortivo: sono previsti ogni 2-3 ore i controlli della pressione e delle perdite ematiche: se necessario potrà essere effettuato un trattamento antidolorifico.
Lo ha stabilito l'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, che ha già inviato ai manager delle aziende sanitarie un documento di indirizzo nel quale viene definito il percorso terapeutico per l'interruzione volontaria di gravidanza farmacologica, che sarà effettuata nel rispetto delle procedure fissate dalla legge 194 del 1978. Le linee-guida prevedono anche un foglio informativo da consegnare alla donna al momento della richiesta di interruzione volontaria di gravidanza, il modello di consenso informato e il foglio informativo che sarà consegnato alla paziente al momento delle dimissioni. È stato dunque recepito il parere reso il mese scorso dal Consiglio Superiore di Sanità. Il protocollo prevede che - al momento dell'apertura della cartella clinica di ricovero - sia esaminato e sottoscritto il consenso informato; poi si procederà alla somministrazione per via orale di tre compresse da 200 mg di Mifepristone con attenta osservazione della paziente e il controllo della pressione arteriosa nelle successive tre ore. Il secondo giorno è prevista l'osservazione in reparto. Il terzo giorno sarà somministrato anche un farmaco della classe delle prostaglandine con conseguenti controlli della paziente fino alla espulsione del materiale abortivo: sono previsti ogni 2-3 ore i controlli della pressione e delle perdite ematiche: se necessario potrà essere effettuato un trattamento antidolorifico.
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