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IL PIANO 2010 DEL MINISTERO.
Sanità, 27 milioni per il piano prevenzione il 50% alle Regioni
I progetti Dai tumori agli infortuni di casalinghe e automobilisti sino al bioterrorismo.
ROMA. Dalla prevenzione dell’infortunio di casalinghe e automobilisti fino alla difesa preventiva contro eventuali minacce di terrorismo chimico. Approvato recentemente con decreto dal Ministero della Salute, il programma annuale per il 2010 del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie offre indicazioni per preservare la salute individuale e collettiva e persino la sicurezza nazionale.
FONDI E AREE D’INTERVENTO. Per tutti gli interventi sono stati stanziati 26.762.861 euro, ripartiti per tre grandi aree prioritarie: circa il 50% (12 milioni di euro) va alle Regioni, il 20% (7 milioni e 300mila euro) a progetti di interesse nazionale, il 30% (7.462.861) alle azioni centrali, gestite direttamente dal Ministero.
REGIONI IN PRIMO PIANO. In quella dedicata al sostegno delle Regioni figurano la sorveglianza epidemiologica innovativa, con le sezioni Ambiente e Salute (inquinamento ambientale prodotto dagli aeroporti, sorveglianza in materia di rifiuti e salute e degli effetti di inquinanti) e Azioni di sistema (sistema informativo mortalità per cause, monitoraggio malattie nei neonati). Segue il settore dedicato alla prevenzione universale, con le sezioni Ambienti di lavoro (prevenzione infortuni e malattie contratte a lavoro), Malattie infettive (vaccinazioni, lotta all’Aids, emergenze infettive di origine animale, malattie sessualmente trasmesse), stili ed ambienti di vita (infortuni domestici, scolastici, stradali e del tempo libero, rischi emergenti nella catena alimentare, promozione di stili di vita salutari). Sono previsti inoltre studi di predisposizione ai tumori e alle diverse patologie nei neonati e interventi a favore delle popolazioni deboli: rischio suicidi, vaccinazione per Papilloma Virus, salute mentale, disabilità, malattie ereditarie, rischio cardio e cerebrovascolare, assistenza di base ai pazienti immigrati, complicanze del diabete, promozione dell’attività fisica come atto terapeutico.
DONAZIONE ORGANI E BIOBANCHE. L’area dedicata ai progetti di interesse nazionale è articolata in due sezioni: una per «Comunicazione e informazione», l’altra per gli interventi. Tra questi sono previsti: il supporto alla donazione ed al trapianto di organi, il coordinamento e l’integrazione di biobanche di popolazione, che detengono materiali biologici umani (sangue, tessuti, linee cellulari, DNA), ma anche il monitoraggio delle prestazioni sanitarie e delle attività per la tutela della salute, come la valutazione dell’assistenza offerta ai malati di tumore e dei costi dovuti alla mancata prevenzione in materia di salute sul lavoro, oltre che la revisione dell’efficacia degli stessi programmi di prevenzione.
NUCLEARE E BIOTERRORISMO. Dalla salute individuale e collettiva si passa, con l’area delle azioni centrali gestite dal Ministero della Salute, alla tutela della sicurezza nazionale con la «predisposizione di risorse per fronteggiare emergenze bioterroristiche». Un capitolo di spese, sotto la voce «attivita», che comprende «l’implementazione, il mantenimento e la gestione del deposito nazionale antidoti per la risposta sanitaria ad offese di tipo chimico da atti di terrorismo e attività di difesa civile nel settore Nucleare Biologico Chimico Radiologico», che è di competenza dei Vigili del Fuoco. È inoltre previsto il sostegno alla rete degli Uffici di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera, a progetti speciali come il monitoraggio di acque potabili.
FONDI E AREE D’INTERVENTO. Per tutti gli interventi sono stati stanziati 26.762.861 euro, ripartiti per tre grandi aree prioritarie: circa il 50% (12 milioni di euro) va alle Regioni, il 20% (7 milioni e 300mila euro) a progetti di interesse nazionale, il 30% (7.462.861) alle azioni centrali, gestite direttamente dal Ministero.
REGIONI IN PRIMO PIANO. In quella dedicata al sostegno delle Regioni figurano la sorveglianza epidemiologica innovativa, con le sezioni Ambiente e Salute (inquinamento ambientale prodotto dagli aeroporti, sorveglianza in materia di rifiuti e salute e degli effetti di inquinanti) e Azioni di sistema (sistema informativo mortalità per cause, monitoraggio malattie nei neonati). Segue il settore dedicato alla prevenzione universale, con le sezioni Ambienti di lavoro (prevenzione infortuni e malattie contratte a lavoro), Malattie infettive (vaccinazioni, lotta all’Aids, emergenze infettive di origine animale, malattie sessualmente trasmesse), stili ed ambienti di vita (infortuni domestici, scolastici, stradali e del tempo libero, rischi emergenti nella catena alimentare, promozione di stili di vita salutari). Sono previsti inoltre studi di predisposizione ai tumori e alle diverse patologie nei neonati e interventi a favore delle popolazioni deboli: rischio suicidi, vaccinazione per Papilloma Virus, salute mentale, disabilità, malattie ereditarie, rischio cardio e cerebrovascolare, assistenza di base ai pazienti immigrati, complicanze del diabete, promozione dell’attività fisica come atto terapeutico.
DONAZIONE ORGANI E BIOBANCHE. L’area dedicata ai progetti di interesse nazionale è articolata in due sezioni: una per «Comunicazione e informazione», l’altra per gli interventi. Tra questi sono previsti: il supporto alla donazione ed al trapianto di organi, il coordinamento e l’integrazione di biobanche di popolazione, che detengono materiali biologici umani (sangue, tessuti, linee cellulari, DNA), ma anche il monitoraggio delle prestazioni sanitarie e delle attività per la tutela della salute, come la valutazione dell’assistenza offerta ai malati di tumore e dei costi dovuti alla mancata prevenzione in materia di salute sul lavoro, oltre che la revisione dell’efficacia degli stessi programmi di prevenzione.
NUCLEARE E BIOTERRORISMO. Dalla salute individuale e collettiva si passa, con l’area delle azioni centrali gestite dal Ministero della Salute, alla tutela della sicurezza nazionale con la «predisposizione di risorse per fronteggiare emergenze bioterroristiche». Un capitolo di spese, sotto la voce «attivita», che comprende «l’implementazione, il mantenimento e la gestione del deposito nazionale antidoti per la risposta sanitaria ad offese di tipo chimico da atti di terrorismo e attività di difesa civile nel settore Nucleare Biologico Chimico Radiologico», che è di competenza dei Vigili del Fuoco. È inoltre previsto il sostegno alla rete degli Uffici di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera, a progetti speciali come il monitoraggio di acque potabili.
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