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OSPEDALE. Oggi al «Gravina» i componenti della commissione Sanità.
Caltagirone, un'ispezione Ars sui tagli dei posti letto
Per i ricorrenti meno 52 posti letto all'ospedale Santo Pietro: 32 nella riabilitazione (da 96 a 64) e altr l20 nella lungodegenza, oltre a quelli del Gravina: 8.
CALTAGIRONE. Gli amministratori locali pigiano sull'acceleratore della verifica sanitaria. Dopo le promesse e le assicurazioni oggi, i componetni della Quarta commissione dell'Assemblea regionale siciliana, che si occupa di Servizi sociali e sanitari sarà a Caltagirone per una constatare di persone quaale è lo stato della situazione dopo i ripetuti appelli del sindaco Francesco Pignataro e del presidente del Consiglio comunale Fortunato Parisi, allarmati per i tagli dei posti letto negli ospedali Gravina e Santo Pietro. L'arrivo della commissione regionale è previsto per le 11. Ad annunciare tale visita sono stati lo stesso sindaco Francesco Pignataro e al presidente del Consiglio comunale Fortunato Parisi, erano stati interpellati dal presidente della commissione regionale Giuseppe Laccoto. I riflettori saranno puntati sulla stigmatizzata penalizzazione del presidio di Santo Pietro.
Per un intervento della commissione sindaco e presidente del Consiglio comunale di Caltagirone si erano rivolti, raccogliendo la chiara volontà dell'assise cittadina, i cui componenti avevano chiesto di "verificare di persona la gravità della situazione conseguente all'annunciata riduzione dei posti letto nell'ospedale di Santo Pietro, che è un importante punto di riferimento per la riabilitazione e che, invece, rischia di essere penalizzata da decisioni che limitano ulteriormente il diritto alla salute degli abitanti di questo territorio".
Sul banco degli imputati, dopo il declassamento provocato dalla riforma regionale, la rimodulazione dell'Asp 3, che secondo i ricorrenti sottrae 52 posti letto all'ospedale di Santo Pietro: 32 nella riabilitazione (da 96 a 64) e altri 20 nella lungodegenza, a cui andrebbero sommati gli otto in meno al Gravina.
«La giustificazione dell'indice di occupazione basso non sta in piedi - dice il presidente Fortunato Parisi - perché questo dato è riconducibile alla rìsirutturazione dei locali che ha fortemente limitato le capacità della struttura».
«Ci opponiamo con forza e auspichiamo di trovare nei parlamentari regionali dei sensibili interlocutori - evidenzia il sindaco Francesco Pignataro - al disegno di spoliazione del nostro territorio di importanti servizi».
Per un intervento della commissione sindaco e presidente del Consiglio comunale di Caltagirone si erano rivolti, raccogliendo la chiara volontà dell'assise cittadina, i cui componenti avevano chiesto di "verificare di persona la gravità della situazione conseguente all'annunciata riduzione dei posti letto nell'ospedale di Santo Pietro, che è un importante punto di riferimento per la riabilitazione e che, invece, rischia di essere penalizzata da decisioni che limitano ulteriormente il diritto alla salute degli abitanti di questo territorio".
Sul banco degli imputati, dopo il declassamento provocato dalla riforma regionale, la rimodulazione dell'Asp 3, che secondo i ricorrenti sottrae 52 posti letto all'ospedale di Santo Pietro: 32 nella riabilitazione (da 96 a 64) e altri 20 nella lungodegenza, a cui andrebbero sommati gli otto in meno al Gravina.
«La giustificazione dell'indice di occupazione basso non sta in piedi - dice il presidente Fortunato Parisi - perché questo dato è riconducibile alla rìsirutturazione dei locali che ha fortemente limitato le capacità della struttura».
«Ci opponiamo con forza e auspichiamo di trovare nei parlamentari regionali dei sensibili interlocutori - evidenzia il sindaco Francesco Pignataro - al disegno di spoliazione del nostro territorio di importanti servizi».
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