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All'ASL di Palermo
«Pronto, sono Schifani». Il presidente del Senato protesta con l'ospedale.
Possiamo solo immaginare la faccia del direttore dell'ospedale civico di Palermo quando ha sollevato la cornetta. Perché dall'altra parte del filo, a 500 chilometri più a Nord, c'era in linea la seconda carica dello Stato. Che telefonava per segnalare al dirigente che qualcosa, nella sua struttura, non andava per il verso giusto. Un paziente sottoposto ad angioplastica era stato infatti ricoverato nel reparto di medicina, invece di essere mandato, come norma vorrebbe, a cardiologia. Ma a fare in modo che il caso non finisse nel calderone generale della malasanità ci ha pensato lunedì scorso il presidente del Senato Renato Schifani, che ha segnalato il «disguido».
L'ospedale ora approfondirà con tanto di indagine amministrativa, così, come si legge in una nota del civico, da «fornire le giuste risposte alle esigenze di assistenza dei cittadini».
L'ospedale ora approfondirà con tanto di indagine amministrativa, così, come si legge in una nota del civico, da «fornire le giuste risposte alle esigenze di assistenza dei cittadini».
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