PALERMO (Reuters) - Il maltempo che ieri ha colpito la Sicilia ha provocato allagamenti e smottamenti in diverse province, tra cui Palermo, Agrigento, Messina e Caltanissetta.
Lo dice la Protezione civile, spiegando che ad essere particolarmente colpiti sono i comuni dei Nebrodi, nel Messinese.
A San Fratello, per esempio, il sindaco ha emesso un'ordinanza di sgombero per oltre 300 abitazioni a causa di una frana e diversi altri abitanti sono stati invitati al lasciare le case in altri paesi colpiti dal dissesto idrogeologico, come Raccuja, Sant'Angelo di Brolo e Tusa.
Sul posto sono al lavoro vigili del fuoco, carabinieri, polizia locale, volontari e 118, oltre a tecnici del Comune, della Provincia e della Regione. La situazione è costantemente monitorata dall'Unità di crisi, che alle 16 si riunirà con i 40 sindaci dei paesi della zona per fare il punto della situazione.
Lo scorso ottobre, sempre nel Messinese, una serie di smottamenti provocò la morte di almeno 25 persone.
COLDIRETTI: A RISCHIO ALLUVIONI 8 COMUNI SU 10 NEL MESSINESE
Secondo la Coldiretti, più di otto comuni su 10 (pari all'84%) della provincia di Messina si trovano su un territorio considerato a rischio per frane e alluvioni, "anche per effetto della progressiva cementificazione del territorio che ha sottratto terreni fertili all'agricoltura".
"La situazione di Messina con ben 91 comuni a rischio è più grave rispetto alla media nazionale in Italia dove ci sono 5.581 comuni, il 70 per cento del totale, a rischio idrogeologico dei quali 1.700 sono a rischio frana e 1.285 a rischio di alluvione, mentre 2.596 sono a rischio per entrambe le calamità", spiega una nota della Coldiretti, aggiungendo che i forti temporali rischiano di provocare danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l'acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento.
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